“La Finanziaria entro il 28 febbraio, come previsto dall’accordo del governo Musumeci con Roma? Bello, peccato che questo sia quasi impossibile. Se in questo lasso di tempo non arriva la parifica della Corte dei conti del rendiconto precedente, infatti, possiamo fare l’assestamento e null’altro”. Lo afferma il deputato del M5S all’Ars, componente della commissione Bilancio, Luigi Sunseri. “Musumeci, i suoi assessori e anche Miccichè – afferma Sunseri – sappiano che fare la Finanziaria entro febbraio è quasi un miraggio. E non lo dicono solo i tempi risicati che ci separano da quella data, ma precisi riferimento normativi: l’articolo 1 comma 787 della legge 178 del 2020 dice che questa assemblea non può fare nulla se non l’assestamento, se prima non arriva la parifica del rendiconto da parte della Corte dei Conti. Quindi nulla che possa vedere liberazione dell’avanzo e spesa per investimenti”.
Contro modalità e tempi dell’accordo con Roma si sono espressi gli altri deputati intervenuti ieri in aula, che hanno stigmatizzato il comportamento di Musumeci che “ha vergognosamente ignorato il Parlamento regionale nella fase che ne ha preceduto la sottoscrizione e anche in fase di analisi dello stesso. I deputati hanno anche lamentato di aver lavorato sul ddl che doveva dare ristori a tanti settori economici dell’isola e che difficilmente vedrà la luce e hanno auspicato che i prossimi impegni del governo si ispirino a tre criteri: verità, sostenibilità e digitalizzazione. Il capogruppo Giovanni Di Caro ha ribadito anche l’esigenza dell’immediata istituzione di una commissione che vigili sul rispetto dei termini dell’accordo col governo centrale.