“Non l’ho letto e non mi è piaciuto”: così Giorgio Manganelli, un genio della critica letteraria, liquidò uno scrittore che gli chiedeva perché non avesse ancora recensito il suo libro. Quella frase mi è tornata in mente l’altro ieri quando ho visto un’intervista rilasciata da Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, al bar dei pagnottisti: un luogo di finto giornalismo che il sedicente editore, Maurizio Scaglione, utilizza per acquisire consulenze da intestare alle sue quattro società di comunicazione. Nell’ultimo anno questo faccendiere ha rastrellato, solo dalla Regione, affidamenti diretti per mezzo milione di euro. Non è uno scandalo ma gli somiglia molto. E’ possibile che Lagalla, uomo di lunga esperienza politica, non conoscesse l’aria che tira nel retrobottega di quel bar? Eppure c’è cascato. Per un briciolo di vanità. “Non l’ho letto e non mi è piaciuto”.
