Con il decreto Sostegni bis arriva l’immissione in ruolo (previo percorso di un anno) di circa settantamila docenti precari (di cui quasi ventimila sul sostegno e trentamila quelli del concorso straordinario già effettuato). Il ministro Patrizio Bianchi sblocca l’annosa questione, con il favore di quasi tutte le forze dell’ampia maggioranza di governo (e di tutto il sindacato), con l’eccezione dei Cinque stelle (che però non si ritengono del tutto insoddisfatti, avendo mantenuto il punto sui concorsi ordinari) e del sottosegretario leghista Sasso (che evidentemente voleva una sanatoria di massa dei docenti precari, anche di storici-anziani). Ma Bianchi sblocca anche la procedura dei concorsi ordinari (aperti anche ai neolaureati), ferma da tempo operativamente (ma avviata dal precedente governo), il cui blocco è motivo anch’essa del così grande numero di precari del mondo della scuola. Continua sull’Huffington Post