Gli impianti di Trattamento meccanico e biologico (Tmb) della discarica di contrada Coda volpe di Lentini, gestiti dala Sicula Trasporti, sono stati chiusi venerdì e lo saranno a tempo indeterminato dopo “la decisione dell’assessorato regionale Territorio e ambiente del 10 giugno scorso con cui si nega l’autorizzazione al proseguimento dell’attività in attesa della definizione della verifica di assoggettabilità a Via”. Lo scrive l’amministrazione di Sicula Trasporti, che gestisce la discarica, in una comunicazione a Enti e Istituzioni interessati sottolineando anche di “avere preso atto del provvedimento del gip di Catania del 20 giugno scorso”.
“Ritenuto però di doversi adeguare alle perplessità degli Enti preposti al controllo e alla regolamentazione del trattamento dei rifiuti, senza però condividerlo – prosegue la nota – considerato che la esponente (Sicula trasporti, ndr) non è in grado di rinvenire discariche ove conferirei sovalli trattati e che non ha quindi valide alternative a quelli di conferirli presso impianti di recupero energetico, comunica la immediata chiusura, a partire dalle 12 di oggi (ieri, ndr), degli impianti di Trattamento meccanico e biologico siti in contrada Coda volpe fino alla definizione delle istanze di assoggettabilità a Via o a differenti provvedimenti dell’Autorità competente”.
Il caos. Che provoca critiche feroci da parte delle opposizioni. “Mancanza di pianificazione, errori sul piano rifiuti e soprattutto la incapacità dei governi di Centrodestra, Musumeci prima e Schifani adesso, di realizzare un adeguato e sufficiente numeri di impianti. E’ questo il combinato disposto che oggi provoca l’ennesima emergenza in Sicilia dovuto alla chiusura della discarica di Lentini – dice il segretario regionale del Pd, Amthony Barbagallo -. Il risultato è che, con il caldo afoso, oltre 200 comuni della provincia di Catania e la stessa città metropolitana si ritrovano con le strade colme di immondizia che non è possibile conferire. E speriamo che a questa emergenza non si aggiunga quella dei roghi”.
Da parte sua, l’assessore all’Energia Roberto Di Mauro ha provato a correre ai ripari. Alla riunione, convocata questa mattina a Palermo, hanno partecipato i vertici delle Asp di Messina, Catania, Ragusa e Siracusa, dell’Arpa Sicilia, oltre al capo dell’ufficio legislativo e legale della Regione, Giovanni Bologna, al dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, Salvatore Iacolino e ai capi di gabinetto del presidente della Regione, Salvatore Sammartano e dell’assessore all’Energia Filiberto Fiorito e l’ingegnere Francesco Arini, dirigente del servizio “Autorizzazioni rifiuti” dell’assessorato.
Nel corso dell’incontro, durato quasi tre ore, è stato individuato il percorso amministrativo, supportato dai diversi pareri ambientali e sanitari, che l’ordinanza straordinaria a firma del presidente della Regione Renato Schifani dovrà seguire. L’obiettivo del provvedimento è quello di consentire il conferimento temporaneo dei rifiuti, prima destinati al Tmb di Lentini e poi in altre discariche, in ulteriori impianti già autorizzati nell’Isola, superando così le difficoltà di smaltimento per numerosi Comuni.
«E’ stata una riunione proficua – evidenzia l’assessore Di Mauro – che ci ha consentito di mettere a fuoco le principali criticità e le soluzioni più idonee, grazie al confronto con le autorità sanitarie e ambientali presenti. Ho già riconvocato una nuova riunione per lunedì mattina per approfondire altri aspetti e definire i contenuti dell’ordinanza che firmerà il presidente Schifani e che resterà in vigore solo per il tempo necessario per il ritorno della situazione alla normalità».