Scontro e tensione a Otto e Mezzo, la trasmissione di La7, fra Marco Travaglio e Matteo Renzi. In studio anche la padrona di casa, Lilli Gruber, e il direttore di Repubblica, Massimo Giannini. Il direttore del Fatto Quotidiano ha esordito leggendo a Renzi la mail del giornalista Fabrizio Rondolino, data 2017, in cui presentava “un primo appunto sulla struttura di propaganda antigrillina” chiamato a “distruggere la reputazione e l’immagine pubblica di Grillo, Di Maio, di Battista, Raggi, Casaleggio, Travaglio e Scanzi”. Contro M5S e Il Fatto quotidiano, quindi. Renzi ha replicato dicendo che a quel progetto – “una ipotesi di scuola” – non è stato dato alcun seguito, anche perché “per distruggere il Movimento 5 stelle è bastato farli governare, per distruggere il Fatto basta il pregiudicato Marco Travaglio”. “Io non ho risposto per mail ma ho detto di no alla proposta di Rondolino perché noi siamo diversi dal Fatto quotidiano”. E ancora: “Io non voglio la fine del Fatto quotidiano perché è un vitalizio per me e per la mia famiglia. Il gettone che Travaglio prende qui poi lo passa alla mia famiglia”. La controreplica di Travaglio: “Io ho ricevuto una multa di mille euro per aver detto una mia opinione, Renzi confonde i reati di opinioni, che sono un incidente del mestiere per un giornalista, con i reati di affari che lo riguardano”. E ancora: “Immaginate se questa mail fosse uscita dall’indirizzo di Casaleggio, il senatore qui presente starebbe strepitando, chiedendo dimissioni di massa”.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Scontro ad alta quota fra Renzi e Travaglio
marco travagliomatteo renzi
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