Il presidente della Regione Renato Schifani, al termine della riunione di oggi pomeriggio con l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, ha deciso di convocare, domani pomeriggio a Palazzo d’Orléans, il direttore generale e il direttore sanitario dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce e Danilo Greco, per approfondire la vicenda dei ritardi nell’elaborazione e nella consegna dei referti istologici.

Intanto il Movimento 5 Stelle annuncia una manifestazione di piazza a maggio: “I clamorosi e indecenti ritardi dei referti oncologici non sono che l’ultimo episodio di un film dell’orrore che le disfunzioni della nostra sanità, frame dopo frame, stanno purtroppo confezionando. Lo stoico impegno dei bravissimi medici, infermieri e operatori del settore che si fanno in quattro per turare le falle purtroppo non basta più. Schifani finora è stato bravo solo ad annunciare pezze tardive e a chiedere scusa dopo i fattacci, non a risolvere i problemi. I siciliani sono stanchi, vogliono risposte vere e non chiacchiere, lo stiamo riscontrando anche nelle assemblee tematiche che stiamo facendo in questi giorni nei comuni siciliani e lo ribadiremo plasticamente con una manifestazione di piazza a maggio”. Lo afferma il coordinatore regionale per la Sicilia del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola.

“Ogni volta che succede un clamoroso episodio di malasanità – dice di Paola – Schifani è pronto ad annunciare pezze tardive e/o a scusarsi. È accaduto per la bambina di Partinico, rimasta senza il dispositivo di controllo della glicemia, per il ragazzo che ha avuto la gamba bloccata col cartone, per l’uomo morto a Villa Sofia dopo 17 giorni di ricovero e in attesa di intervento chirurgico. Si è scusato addirittura in maniera preventiva per le liste d’attesa nel corso del suo discorso programmatico all’Ars. Schifani sappia che su questo terreno lo aspettiamo al varco. Se le liste d’attesa non saranno abbattute, i manager devono andare a casa, come lui ha pubblicamente promesso”.

“Che le condizioni della nostra sanità siano gravi – dice Di Paola – è ormai un fatto acclarato, e la recentissima classifica ministeriale sul monitoraggio dei LEA, che ci relega a un vergognoso terzultimo posto, lo conferma. Se questo governo si fosse impegnato a risolvere i problemi della sanità come i partiti che lo reggono hanno fatto per lottizzarla, forse non saremmo in questa indecente situazione. Lo stesso Schifani ha definito le manovre per la nomina dei manager un inqualificabile balletto. E noi siamo stufi di queste danze indecenti. La politica deve uscire dalla sanità”.