Non c’è ora del giorno in cui Edy Tamajo non non si inventi qualcosa per trovare un voto in più. Ma mentre rastrella nuovi elettori e nuovi consensi, l’intrepido assessore alle Attività Produttive si spertica nel dichiarare fedeltà e lealtà a Renato Schifani. Al quale concede il bis: “Sarà lui il candidato alla presidenza alle elezioni del 2027”. Lasciando ovviamente intendere che nel suo orizzonte non c’è Palazzo d’Orleans. Lo stesso hanno fatto ieri i protagonisti del Tridente, la nuova formazione politica che si è data l’obiettivo di modificare gli equilibri interni al centrodestra. Sia Raffaele Lombardo, leader del partito autonomista, che Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, si sono sperticati – come Tamajo – nel rassicurare Schifani e nel dargli garanzie per la ricandidatura del 2027. Ma tanta insistenza non somiglia per caso a una “escusatio non petita”?
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Schifani, stai sereno Un coro, molti dubbi
edy tamajoraffaele lombardorenato schifani
-
Articoli Correlati
-
L’opposizione s’è persa
tra gli inciuci di palazzoAnthony Barbagallo, segretario regionale del Pd, lo dice senza convinzione: “Daremo battaglia”. E lo dice…
-
Ad Atreju un premio
per Fausto BertinottiDopo sedici anni Fausto Bertinotti – il leader che ha incantato buona parte della sinistra…
-
Cos’è il marketting?
Ve lo dice zia MaraCome lo chiameremo? Amichettismo o servilismo, paraculismo o interesse privato? Se avete visto a “Domenica…