Sono bastate una guida autorevole e poche settimane di lavoro, all’assessorato alla Salute, per interrompere un’impasse che durava da troppo tempo. Schifani, grazie all’impegno del neo dirigente alla Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, potrà versare 14 milioni nelle casse dei laboratori d’analisi convenzionati del Servizio sanitario regionale. Continuando a garantire delle prestazioni che, da solo, il pubblico non riuscirebbe ad erogare.
In fondo a una tensione che aveva portato a una serrata di quattro giorni e allo spauracchio di un altro sciopero – cancellato per un soffio – si materializza, dunque, il disgelo. Si comincia a guardare, soprattutto, all’interesse dei cittadini e alle aspettative dei pazienti. E persino i sindacati accolgono con soddisfazione il nuovo decreto. “Siamo lieti che la Regione Sicilia abbia individuato le risorse per rimborsare le prestazioni erogate dalla specialistica accreditata esterna nel corso del 2022”, scrivono i coordinatori del Cimest.
“Il governo – ha detto inoltre Schifani – sta lavorando per definire, in maniera condivisa e a valere per il 2023, criteri omogenei e uniformi che possano garantire appropriatezza di prestazioni sanitarie e la capillare erogazione delle attività nell’intero ambito regionale nel rispetto degli aggregati di spesa, anche in relazione al prossimo riparto delle risorse finanziarie”. Il Cimest, invece, attende che “il Presidente e l’assessore Volo riconoscano alle strutture accreditate esterne l’ulteriore somma stanziata dallo Stato pari a circa 7,5 milioni di euro”, pari al rimborso delle prestazioni eseguite in extra budget nel corso del 2022. Ma soprattutto si dice disponibile a sedere allo stesso tavolo per “discutere delle risorse finanziarie necessarie a smaltire il prima possibile le liste d’attesa e soddisfare le esigenze di salute dei siciliani”.
Al netto delle cifre e dei tecnicismi, è importante che sia tornato il dialogo. E che la solidità delle azioni abbia sostituito lo stallo delle parole. Che sia una fase nuova? Lo sperano tutti.