All’Orchestra Sinfonica qualcosa si muove. Dopo mesi di pantano, sono finalmente arrivate le nomine nel Consiglio d’Amministrazione, che era stato azzerato in blocco alla vigilia di Natale, prima di essere rimpiazzato dal commissario ad acta Giovanni Riggio. Il ruolo di presidente spetta all’avvocato Stefano Santoro, 50 anni, ex consigliere comunale di Alleanza Nazionale e poi assessore di Forza Italia a Palermo, nella giunta di Diego Cammarata. Per i prossimi tre anni toccherà a lui governare la fondazione dell’Orchestra Sinfonica siciliana.
Santoro, avvocato penalista cassazionista, si è formato allo studio legale Fragalà. Ha militato da giovane nel Movimento Sociale Italiano. Con Alleanza Nazionale, nel 1997, ha ottenuto la prima di tre elezioni al Consiglio comunale (l’ultima come rappresentante di Forza Italia, nel 2007). Come previsto dallo statuto della Fondazione, l’incarico come presidente del Cda è a titolo gratuito. Ci sono anche i nomi degli altri consiglieri: uno è Marco Intravaia, scelto dal presidente della Regione Musumeci, nonché suo fedelissimo; un altro è Giulio Pirrotta, indicato dal comune di Palermo; poi c’è Sonia Giacalone, in rappresentanza degli orchestrali. Resta un posto vacante. La prima seduta del Cda è stata convocata per il 28 marzo.
“Tra i primi atti urgenti che proporrò al Consiglio d’amministrazione – ha spiegato Santoro – ci sarà quello di rasserenare tutte le anime della Fondazione, con particolare riferimento ai musicisti e al personale, e rilanciare immediatamente il ruolo fondamentale dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e del teatro Politeama affinché possa rappresentare un fiore all’occhiello non solo della Regione e della città di Palermo, ma del nostro Paese”.