Detto con la crudeltà di poche ma essenziali parole. Un anziano palermitano di 86 anni, al quale una caduta ha provocato la frattura del femore, non ha trovato nella sua città, che pure è una metropoli di oltre mezzo milione di abitanti, un letto di ortopedia. La famiglia ha tentato prima al Centro traumatologico di Villa Sofia, poi ha provato al Civico, quindi al Policlinico. Niente da fare. La sanità pubblica l’ha spedito nientemeno che all’ospedale di Petralia Sottana, sulle alte Madonie, lì dove ha perso la camicia Gesù. La moglie dello sventurato paziente, 77 anni, ovviamente si dispera. Come può alla sua età arrampicarsi lungo le strade – le trazzere, stavo per dire – che dall’autostrada di Tremonzelli si abbarbicano fino ai contrafforti di Petralia Sottana? Non basta un viaggio di due ore in macchina. Ma non gridiamo vergogna: non serve, non basta più.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Sanità, ultime crudeltà Vergognarsi non basta
-
Articoli Correlati
-
Palermo, cade il veto FdI
Aeroporto, rientra RiggioBeata ragionevolezza. E beata la capacità, che ogni tanto la politica ritrova, di guardare agli…
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…