Giovanna Volo non è più l’assessore regionale della Salute. Il tecnico, che il governatore Schifani, nel 2022, aveva pescato fuori dalle logiche di partito, ha rassegnato questo pomeriggio le proprie dimissioni. La scelta della Volo arriva all’indomani del terremoto dell’ospedale di Villa Sofia, dove la morte di un paziente in attesa di un intervento ortopedico e un paio di ispezioni (disposte da Schifani e dal Direttore della Pianificazione strategica dell’assessorato, Salvatore Iacolino) avevano palesato “gravi carenze organizzative” imputate alla governance. Ad averne fatto le spese era stato il Direttore sanitario, Aroldo Rizzo, che si era dimesso per una “questione di dignità”, mentre il manager cuffariano Roberto Colletti (anche a seguito di un incontro con il presidente della Regione) è rimasto in sella.

A reclamare le dimissioni di Volo, negli ultimi giorni, erano stati i partiti dell’opposizione: Pd e Cinque Stelle. La decisione di Volo, ufficialmente per “motivi personali”, non ha colto impreparato il presidente della Regione Schifani. Che dopo averla “ringraziata per il lavoro svolto e l’abnegazione dimostrata in questi primi due anni di legislatura”. ha nominato al suo posto l’attuale direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni.

“Le dimissioni dell’assessore Giovanna Volo certificano i disastri che il centrodestra ha provocato nella sanità siciliana, che non è grado di assicurare ai cittadini il diritto alla salute. Il presidente Schifani si assuma le proprie responsabilità: non perda un minuto in più e venga in aula, così come chiediamo da tempo, per un dibattito parlamentare sul sistema sanitario regionale che oggi più che mai appare allo sbando”. Lo dice Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars.

“Tra il presidente tuttofare Schifani e il potentissimo assessore ombra, Salvatore Iacolino, a dimettersi, alla fine è l’assessora Giovanna Volo. Di fronte ad una sanità siciliana allo sfascio – per carenza di personale medico e sanitario e di risorse economiche a tutto vantaggio delle strutture private – oggi infatti Giovanna Volo, anche dopo le nostre pressioni, ha scelto di dimettersi da assessore alla Salute. Bene, ma non benissimo”. Così il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo. “Perchè di fronte alle infinite liste d’attesa e ai tanti disservizi riscontrati anche dal Pd – prosegue – durante le nostre visite nei nosocomi siciliani, nonostante l’abnegazione di medici, infermieri e oss, riteniamo che l’assenza di pianificazione, organizzazione e visione sia attribuibile anche al vero assessore ombra di piazza Ziino, ovvero il dirigente della pianificazione strategica, Salvatore Iacolino. Che inamovibile adesso darà il benvenuto alla neo assessora, Daniela Faraoni, scelta come vittima sacrificale da Renato Schifani”.

“Le dimissioni dell’assessora ‘cartonato’ Giovanna Volo sono una buona notizia per la sanità siciliana. Siamo stati i primi a chiederle e abbiamo dovuto fare denunce gravissime, a partire dalla condizione dei pronto soccorso, prima di ottenerle”. Lo dice Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera. “La nomina del nuovo assessore è però un gravissimo errore. Se la Volo è stata un disastro, Daniela Faraoni insieme a Iacolino sono stati i vice disastro. Il presidente della Regione aveva l’occasione per fare pulizia fino in fondo, mandare a casa i manager figli della lottizzazione politica e invece una di loro viene addirittura promossa. Siamo sempre più convinti che il problema della sanità siciliana abbia un nome e un cognome: Renato Schifani”, conclude.