Sanità, riparte la giostra delle assunzioni

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Stabilizzare i nove mila precari (tra medici, infermieri e amministrativi) col contratto in scadenza il 31 marzo, quando finirà lo stato d’emergenza. E’ l’auspicio dell’assessore alla Salute, Ruggero Razza, confessato ieri all’Ars, durante un dibattito sul Pnrr: “Stiamo lavorando in Conferenza Stato-Regioni. La necessità di questo personale non finirà certamente con la conclusione dello stato di emergenza – ha sottolineato Razza -. Nell’ambito dell’accordo con lo Stato sui fondi del Pnrr per la sanità, è necessario anche stabilire le esigenze di copertura degli organici”.

La proroga dei contratti, o la stabilizzazione, è un percorso utile vista la carenza cronica degli organici. Farlo alla vigilia di una lunga campagna elettorale, per la politica, diventa quasi doveroso. Un richiamo in tal senso giunge da Vincenzo Figuccia, parlamentare regionale della Lega, che chiede “garanzie occupazionali e continuità lavorativa per i professionisti reclutati nell’ambito dell’emergenza sanitaria”. “Atteso che lo stato di emergenza finirà il prossimo 31 marzo – scrive in una nota Figuccia – non si può che aprire con sollecitudine una riflessione rispetto al futuro di questa platea che con grande professionalità e abnegazione, ha servito per oltre una anno la Regione in un momento di storica difficoltà. Parliamo di medici, infermieri, operatori socio sanitari, amministrativi e tecnici-informatici che dagli hub vaccinali alle Usca passando per i presidi ospedalieri, hanno assicurato l’erogazione dei servizi nei mesi più bui. Adesso è necessario mantenere questo impianto organico funzionale e sostenibile attraverso le risorse previste dal PNRR che com’è noto vedrà il coinvolgimento di una serie di profili professionali e al tempo stesso la realizzazione di ben 39 ospedali di comunità per rafforzare l’offerta dei servizi ai cittadini”.

Il principio trova una sponda anche in Sicilia Futura: “Sono felice – afferma il deputato Edy Tamajo, oggi federato con Forza Italia – che l’assessore alla Sanità, Ruggero Razza abbia cambiato idea in merito alla stabilizzazione degli 8 mila lavoratori impiegati nell’emergenza Covid-19 con varie forme contrattuali, ovviamente a scadenza. Si tratta di personale amministrativo e medico che ha titoli e formazione; che in questi anni di pandemia ha operato con grande spirito di sacrificio. Proprio per questo, da tempo sono convinto che in funzione del nuovo piano regionale sanitario, rimodulato alla luce dell’impiego delle somme stanziate con la misura sanità del Pnrr, questi precari meritano l’inserimento in un percorso, volto all’assunzione, visto anche le gravi carenze all’interno delle Aziende ospedaliere provinciali”.

Enrico Ciuni :

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