“La sanità continua ad essere la protagonista della politica e delle attenzioni della gente e, purtroppo, anche degli interessi dei partiti. ‘Est modus in rebus’. La DC insiste con determinazione affinché il presidente della Regione avochi a se, con rigorosa scelta dei migliori, la nomina dei manager della sanità e la conseguente allocazione nelle Asp e nelle aziende ospedaliere, nell’interesse innanzitutto dell’aspettativa della salute dei siciliani e poi della buona immagine del governo e della coalizione di cui facciamo parte”. Lo dichiara il segretario nazionale, Totò Cuffaro. Che ieri aveva proposto il sorteggio per decidere l’allocazione dei 18 direttori generali. “La Democrazia Cristiana è fiduciosa perché nei momenti di difficoltà è sempre stato l’autorevole e deciso intervento del Presidente Schifani a scegliere nel superiore interesse delle Istituzioni e della buona politica”, conclude.
Anche se la soluzione è ancora lontana dall’addivenire. Repubblica parla dello scontro intestino nella Lega, fra la segretaria Annalisa Tardino e l’enfant prodige Luca Sammartino: quest’ultimo sarebbe diposto a cedere una poltrona alla DC di Cuffaro, che rischia di rimanere soltanto alla della Fondazione Giglio (attualmente gestita da Giovanni Albano, fratello dell’assessora DC), e invece reclama pure il manager delle Asp di Agrigento e di Ragusa. All’Asp di Palermo dovrebbe imporsi, invece, Forza Italia: in pole position Salvatore Iacolino, già dirigente alla Pianificazione strategica, mentre a Catania finirebbe la Faraoni, in quota Lega. Fra oggi e domani sono attese novità su un eventuale vertice di maggioranza per mettere a punto i nomi da proporre in giunta.