E così anche Marcello Caruso ha detto la sua brava bugia. Nel teatrino di Palazzo d’Orleans lui recita la parte del coordinatore regionale di Forza Italia. Una fiction, in quanto pure le pietre sanno che il padrone del partito, in Sicilia, è Renato Schifani. Caruso c’è, ma deve solo ubbidire. E di ubbidienza in ubbidienza, due giorni fa ha dichiarato che sulle nomine ai vertici delle Asp tra i partiti della maggioranza “non c’è alcun contrasto”. Spiegando subito dopo che “gli unici criteri di riferimento sono quelli della competenza e dell’esperienza”. Ma oggi Giorgio Assenza, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha ufficializzato la dichiarazione di guerra: “Ci sono partiti che non possono avere lo stesso peso specifico del nostro gruppo”. Un avvertimento a Schifani – nome in codice: Narciso – il quale crede di essere l’onnipotente signore del cielo e della terra.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
La bugia di Caruso ha le gambe corte
giorgio assenzarenato schifani
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