“Non c’è alcun nesso di causalità tra le valutazioni del Ministero riguardo alla zona in cui inserire la Sicilia e il numero di posti letto disponibili in terapia intensiva”. Lo ha ribadito l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, nel corso dell’audizione della Commissione Sanità dell’Ars, presieduta dall’on. Margherita La Rocca Ruvolo. La riunione, durata circa tre ore, era stata convocata dopo le polemiche legate alla pubblicazione di un messaggio vocale del dirigente generale del Dipartimento pianificazione strategica, Mario La Rocca, rivolto ai vertici delle Aziende sanitarie. Razza e La Rocca, collegati in videoconferenza, hanno spiegato che quei dati erano già stati comunicati in precedenza al Ministero. Rispondendo ai commissari circa le «resistenze» da lui denunciate da parte di manager e medici, alcuni dei quali avrebbero falsificato le cartelle cliniche dei ricoverati per ostacolare la riconversione dei reparti, La Rocca ha chiesto di potere svolgere ulteriori approfondimenti per acquisire la documentazione necessaria.
Per quanto riguarda il numero di posti letto Covid in terapia intensiva, passati da 298 agli attuali 340, l’assessore Razza ha chiesto di potere essere audito nuovamente dalla Commissione il 30 novembre prossimo, quando scatterà il secondo step del piano ospedaliero predisposto dall’assessorato. Domani, però, è il turno della mozione di censura a Sala d’Ercole.