Al mattino direttrice di banca, la sera cantante lirica. Quella del soprano Sanam Ighani, 37 anni, di origini iraniana, nata a Palermo, è una scommessa di vita con se stessa e i genitori che la sostengono da quando aveva 18 anni. Prima per proseguire gli studi in Economia all’Università, poi nel percorso di canto lirico al Conservatorio palermitano. Una passione quella per la musica che Sanam scopre quasi per gioco, oltre che per caso. “Che bella voce che hai. Perché non vieni a lezione su da noi?”. Un invito che le cambia la vita. Da qui l’inizio di un viaggio fatto di musica e suoni, di calcoli e note, spartiti, muti, vocalizzi e composizioni che spaziano oltre il bel canto. Prestigiose collaborazioni e palchi importanti, evanescenti composizioni come quelle realizzate con il pianista e compositore siciliano Fabio Greco, in tempi recenti. “Chiedetemi se sono felice”, dice agli amici prima di iniziare un concerto. “Quando sei sul palco ti brillano gli occhi”, sussurra la madre.
“Resilienza”, “Reminiscenza”, “Silente ancora” sono tre delle otto composizioni nate da sofferenza, amore e pazzia. Un invito ad andare avanti, un invito a non perdersi d’animo. L’ultimo tra questi brani è anche l’inno ufficiale della Fondazione Federico II. “Un brano che ha centrato nel cuore il direttore generale Patrizia Monterosso, con il consenso del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, in un pomeriggio al tramonto sulle magiche sponde di Mondello. Dei brani dove senti soltanto il vocalizzo del soprano, e delle armoniche assonanze. Non c’è testo. Una scelta voluta per un viaggio senza tempo. Chiudi gli occhi e inizi a sognare”, racconta Sanam.
“Quello alla Notte Bianca Unesco a Palazzo Reale del 27 settembre è il secondo concerto dove queste composizioni fanno da cornice, in apertura e chiusura, alla serata, composizioni che presto incideremo su disco insieme all’orchestra. Con il primo concerto abbiamo inaugurato il portone monumentale su Piazza del Parlamento. E i prossimi viaggi, dopo quelli intrapresi per motivi di canto, mi riporteranno sempre a Palermo, in Italia, nella patria del Bel Canto, un luogo a cui devo tanto”. Il 9 ottobre l’appuntamento è alla Cuba, alle 16.30, con ingresso libero, per un evento che unisce musica e religione, in occasione del bicentenario della fede Bahai che si celebra in ogni parte del mondo.