Nell’Isola la primavera arriva in anticipo. La Sicilia, in arancione, ha visto migliorare i suoi parametri e da lunedì tornerà in zona gialla dopo tre settimane: l’occupazione delle terapie intensive è al 13,7% e per l’area medica siamo al 35,6%. L’incidenza negli ultimi sette giorni è scesa a 946,5 su 100mila abitanti. E’ quanto emerge dalle tabelle sugli indicatori decisionali, aggiornate al 10 febbraio. Anche il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha anticipato sui social la decisione assunta dal Ministro Speranza, che “ci ha comunicato il passaggio in zona gialla a decorrere da lunedì prossimo: è una buona notizia! Con le dovute cautele e con la necessaria prudenza nei comportamenti quotidiani, credo che ognuno abbia il diritto a tornare a vivere con maggiore libertà – ha detto Musumeci – e soprattutto con quella felicità che, specie in questi mesi, ha troppe volte ceduto il passo alla rassegnazione. Come sempre, desidero manifestare tutto il mio apprezzamento per quanti, a vario titolo, sono tuttora impegnati nel fronteggiare l’emergenza. A loro rinnovo l’invito ad andare avanti con la consapevolezza che nel tunnel, oramai, c’è sempre più luce”.
Anche sul fronte della scuola arrivano buone notizie per l’Isola. Secondo gli ultimi dati, aggiornati al 6 febbraio scorso, il 99% di docenti e personale Ata, su una platea di oltre 135 mila unità, ha ricevuto almeno una dose di vaccino, il 96,8% si è sottoposto al ciclo vaccinale completo e, all’interno di quest’ultima fascia, ben il 99% ha ricevuto la terza dose (booster). In costante salita anche il numero di bambini fra i 5 e gli 11 anni sottoposti ad almeno una dose di vaccino: 84.031 unità, pari al 26,69% degli alunni che frequentano le scuole dell’infanzia ed elementari. Inoltre, per la fascia anagrafica compresa tra i 12 ed i 19 anni, la percentuale di vaccinati con almeno una dose si attesta al 70,48%.
“Sono dati confortanti che restituiscono alle comunità educative e alle famiglie maggiore serenità, anche alla luce delle nuove regole nazionali per la gestione dei casi Covid nelle scuole – spiega l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione, Roberto Lagalla – Agli studenti potrà essere garantita maggiore continuità scolastica in presenza, indispensabile per riprendere le fila di un processo educativo reso difficile dal lungo ricorso alla Dad e per contrastare i molti disagi psicologici causati dal lockdown, oltre che da ripetute quarantene. Servirà rafforzare la collaborazione tra docenti e famiglie, per aiutare bambini e ragazzi a superare questo momento, e, al contempo, intensificare la campagna vaccinale, soprattutto all’interno delle scuole. Sebbene l’andamento dei contagi sia in netto miglioramento, la situazione sanitaria impone comunque una scrupolosa vigilanza tanto da parte delle autorità sanitarie, quanto dei dirigenti scolastici, il cui carico di responsabilità e di lavoro resta molto elevato”.