“Il giornale francese Le Figaro dedica un ricco numero monografico alla Sicilia, intitolato “Sicilia eterna”, sottolineando l’importanza della sua storia, la bellezza del paesaggio e del mare, la ricchezza della cucina e la straordinaria presenza dei suoi monumenti che la rendono unica al mondo. Tuttavia, nella scheda di presentazione che pubblicizza il numero, non può non notarsi un infelice riferimento alla mafia (“la mafia vi pratica il crimine e l’estorsione secondo le regole di un impenetrabile codice d’onore”), che appare del tutto decontestualizzato rispetto al resto del testo in cui si sottolineano le bellezze e le peculiarità della nostra terra. Una frase che ritengo non condivisibile e non certo per negare la presenza di “Cosa Nostra” o per sminuirne la portata criminale, ma perché, se proprio si voleva fare riferimento alla mafia, a mio parere si sarebbe semmai dovuto sottolineare che la Sicilia è la regione italiana che negli anni ha pagato il più alto tributo di sangue nella lotta alla mafia, proprio per il considerevole numero di persone assassinate da Cosa Nostra e di vittime che si sono sacrificate per dire no alle sue logiche criminali. Lo dico senza polemica, ma ritengo fuori luogo che ancora oggi si pensi a stereotipi che ripropongono lo stantio binomio Sicilia-mafia, come sembra emergere da quella frase, che francamente stride rispetto al resto del testo – peraltro molto bello – di questa presentazione”. Lo scrive su Facebook l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà.
Di seguito il testo della scheda pubblicata da Le Figaro per pubblicizzare il numero speciale sulla Sicilia:
“Qui si sono susseguiti i Greci, i Cartaginesi, i Romani, i Bizantini, gli Arabi, i Normanni, gli Spagnoli. Garibaldi è arrivato in Sicilia per lanciare l’avventura dell’Unità d’Italia. Ognuno ha scoperto la dolcezza della vita, la bellezza delle sue rive, l’odore degli aranci in fiore, il tremolio degli ulivi al vento. Ci sono alcuni dei templi più belli dell’antichità, dai mosaici dorati scintillanti sui muri delle cattedrali, ai castelli sui promontori e alla sontuosa architettura che trasforma chiese, palazzi e ville in scena teatrale. Le principesse dedicano la loro vita a restaurare le case dei loro antenati. I registi hanno trovato lo sfondo favoloso per film indimenticabili. La mafia vi pratica il crimine e l’estorsione secondo le regole di un codice d’onore impenetrabile. È l’isola più grande del Mediterraneo. Si trova al crocevia della nostra storia. È stata l’ambientazione di più di un’epopea. La sua arte di vivere, la sua cucina, i suoi vitigni attirano visitatori da tutto il mondo. È unica, affascinante, incomparabile. Per questo, Le Figaro Hors-Série dedica un doppio numero di 170 pagine, magnificamente illustrato, in cui prendono vita la sua storia, il suo fascino e le sue bellezze”.