Il Tribunale per il Riesame di Catania ha rigettato l’appello presentato dai legali di Luca Sammartino contro la sua sospensione da incarichi pubblici disposti dal gip nell’ambito dell’inchiesta Pandora su indagini dei Carabinieri. Sammartino, che si è dimesso sia da vice governatore che da assessore regionale all’Agricoltura dopo la notifica del provvedimento, è indagato per due presunti casi di corruzione.
Il primo è di avere favorito il proprietario di una farmacia a Tremestieri Etneo impegnandosi nell’impedire l’apertura a un suo concorrente.vIn cambio avrebbe ottenuto l’appoggio elettorale per la candidata alle europee che lui sosteneva nel 2019 per il Pd, Caterina Chinnici, poi eletta, totalmente estranea all’inchiesta. Il secondo caso riguarda due carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura, uno in servizio e l’altro in aspettativa, che avrebbero fornito notizie su eventuali indagini nei suoi confronti e bonificato da eventuali cimici la sede della sua segreteria.
Il 16 giugno scorso la Procura di Catania ha fatto notificare un avviso di conclusione indagini per 29 persone nell’ambito di un’inchiesta che tratta anche presunte infiltrazioni della criminalità organizzata ed episodi di corruzione al Comune di Tremestieri Etneo. Oggi la mancata revoca alla sospensione di 12 mesi che aveva indotto Sammartino a dimettersi. Schifani dovrà cercare un’alternativa per riempire la casella di governo dell’assessorato all’agricoltura, ormai vacante da tre mesi. Non basta la soluzione ad interim.
“Ora che c’è stata la pronuncia del Tribunale del Riesame, che ha confermato la sospensione di Sammartino da incarichi pubblici, Schifani può pensare all’Agricoltura in coma o ci sono ancora equilibri da tutelare all’interno della maggioranza, a dispetto del bene di un settore colpevolmente orfano di un assessore da mesi?” Lo affferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca. “Ci aspettiamo – dice Antonio De Luca – vista la situazione a dir poco drammatica del settore, resa ancora più grave dalla gravissima siccità di questi mesi, che il nuovo assessore venga nominato subito e che i siciliani non siano costretti alle solite indecenti manovre cui ci ha abituati questo governo per l’assegnazione delle poltrone, come avvenuto per quelle dei vertici della sanità regionale. La situazione è tragica, qualcuno lo dica a Schifani che, evidentemente, non se n’è ancora accorto”.