Il deputato regionale di Italia Viva, Luca Sammartino, dovrà presentarsi di fronte ai giudici il prossimo 17 dicembre. Per mr. Preferenze, attuale presidente della commissione Lavoro all’Ars, è stato chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito di un’inchiesta per corruzione elettorale che riguarda le Regionali 2017 e le Politiche del 2018, oltre ad alcune tornate di Amministrative. Con Sammartino, per la presunta compravendita di voti, dovranno presentarsi davanti al gup Luigi Barone l’ex consigliere comunale di Catania Giuseppe Musumeci, il consigliere della seconda circoscrizione etnea Giuseppe Damiano Capuano, l’assessore di Mascaluca Nino Rizzotto Salamone, Nuccio Anastasi, Salvatore Capuano e l’ex consigliere comunale di Caltagirone Alfredo Scozzarella.
Sammartino è accusato di aver promesso posti di lavoro e trasferimenti in cambio di voti per sé e per la senatrice Valeria Sudano, la compagna, a cavallo fra le Regionali del 2017 – quando ottenne 32 mila preferenze – e le Politiche dell’anno successivo, ma anche in generale per il Pd alle elezioni 2017 a Sant’Agata Li Battiati e Misterbianco. In un caso, inoltre, avrebbe fatto pressione sull’Asp per il pagamento di un Tfr e per gli arretrati dell’invalidità civile di una persona, e in questo caso l’accusa formulata è di corruzione “semplice”. “Sono sereno è il commento di Sammartino -. Grazie alle memorie difensive che ho depositato già i capi di imputazione sono passati da 11 a 6. Gli altri 5 sono stati stralciati con richiesta di archiviazione. Sono certo che anche davanti al GUP emergerà chiaramente la verità e cioè l’insussistenza dei fatti contestati. Sono fiducioso nel lavoro della magistratura a cui va il mio rispetto per la funzione che svolge all’interno delle istituzioni democratiche”.