Per la Lega in Sicilia tira una brutta aria. In attesa di pesarsi alle Europee, e capire se anche nel feudo per eccellenza del Movimento 5 Stelle, Salvini raccoglierà proseliti, il partito è un marasma. L’ingresso – solo annunciato – di Francantonio Genovese, ex Pd e Forza Italia, che ha alle spalle una condanna a undici anni per gli scandali della Formazione Professionale, ha fatto infuriare i “giovani” come Fabio Cantarella. Ma questo è solo un pretesto per un ricambio ai vertici che il leader del Carroccio, Matteo Salvini, giustifica in vari modi. Primo: starsene al riparo da eventuali scandali che potrebbero scoppiare nell’Isola. Uno, parzialmente sfiorato, riguarda il sottosegretario Siri e i suoi rapporti privilegiati con Paolo Arata, il faccendiere esperto d’economia e Vito Nicastri, il re dell’eolico che avrebbe fornito denari a Massina Denaro finanziando la sua latitanza. Il piano di Salvini prevede quindi di sdoppiare la Lega: tanto che nei giorni scorsi, presso lo studio di un notaio, è stato costituito il nuovo contenitore siciliano che si chiama “Lega Sicilia Salvini Premier”. E’ solo il primo passo verso un’operazione di pulizia che originariamente doveva tener fuori dal mondo leghista tutti gli inquisiti o comunque i rappresentanti della vecchia politica.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Salvini tenta una pulizia last minute
armando sirilegamatteo salvini
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