Per tutta la prima parte della giornata si sono rincorse voci: “La riunione del pre consiglio dei ministri è alle 16”. La convocazione c’era, ma non c’era la voce “migranti” all’ordine del giorno. Con il passare delle ore, il quadro invece di schiarirsi si fa a tinte fosche: il preconsiglio slitta alle 8.30 di giovedì 9 marzo. Un po’ perché la materia è complessa e il tempo per ragionare, complici i ritardi di reazione nei primi giorni successivi alla strage di Cutro, è stato poco. Un po’ perché, soprattutto, la Lega ha alzato la posta. Lo ha fatto ribadendo una linea che la premier ha deciso già da giorni di accantonare. Non bastano agli esponenti del Carroccio l’inasprimento delle pene per gli scafisti e l’intensificazione dei corridoi umanitari. Vogliono qualcosa da sbandierare. Continua su Huffington Post
Federica Olivo per HuffPost
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