Un’alleanza che funziona ovunque, tranne che in Sicilia. Il centrodestra fa filotto alle Regionali. Dopo aver conquistato Abruzzo, Molise e Sardegna, la coalizione con Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia espugna il “fortino rosso”: Donatella Tesei ottiene il 57%, staccando addirittura di venti punti Vincenzo Bianconi, il candidato civico di Pd e Movimento 5 Stelle. Funziona bene ovunque l’asse tra Salvini, Berlusconi e la Meloni. Tranne nell’Isola, dove le chiavi ce le ha in mano Musumeci, rimasto da tempo senza una maggioranza all’Assemblea regionale. E in cui Forza Italia continua a registrare un continuo smottamento. Ne è prova l’ultima uscita di Gianfranco Micciché, che deluso dal filo-salvinismo dei vertici, è pronto a rilanciare Grande Sud, il partito dei meridionali. I risultati di stanotte dimostrano che il suo ragionamento ha un senso: Berlusconi, quasi doppiato da Fratelli d’Italia, è stato completamente fagocitato da Salvini. I sovranisti avrebbero vinto in scioltezza anche senza il modesto apporto del Cav., vittima del suo contorsionismo.
All’Ars la Lega non esiste. Ma quella umbra è soprattutto una vittoria di Matteo Salvini: il Carroccio viaggia al 37% a distanza ormai siderale da FI, che scende quasi al 5%, quasi doppiata da Fdi. E’ il crollo, invece, del M5S: il Movimento piomba sotto l’8%, quasi la metà dei voti presi in Umbria alle Europee. “E’ una lezione di democrazia, qualcuno a Roma avrà da riflettere”, gioisce, da Perugia, l’ex ministro Matteo Salvini. Altissima l’affluenza, al 64,4%, nove punti in più rispetto al 2015. “Il primo voto vero ha dimostrato che gli italiani non apprezzano il tradimento. Qualcuno al governo deve ritenersi abusivo già questa notte”, attacca Salvini bollando come un “omino” Conte per aver minimizzato l’importanza del voto in Umbria. “Il centrodestra ha il diritto e il dovere di governare il Paese”, gli fa eco Silvio Berlusconi mentre Giorgia Meloni incalza: “fossi in Conte rassegnerei le dimissioni più velocemente della luce. Se avessero un po’ di dignità non arriverebbero a domattina”.
“La sconfitta alla Regione Umbria dell’alleanza intorno a Vincenzo Bianconi è netta e conferma una tendenza negativa del centrosinistra consolidata in questi anni in molti grandi Comuni umbri che non si è riusciti a ribaltare. Il risultato intorno a Bianconi conferma, malgrado scissioni e disimpegni, il consenso delle forze che hanno dato vita all’alleanza”. Lo dichiara in una nota il segretario Pd Nicola Zingaretti.
“Dalla formazione del primo esecutivo ci è stato subito chiaro che stare al Governo con un’altra forza politica – che sia la Lega o che sia il Pd – sacrifica il consenso del Movimento 5 Stelle. Ma noi non siamo nati per inseguire il consenso, bensì per portare a casa i risultati, come il carcere per gli evasori di questa settimana e il taglio dei parlamentari della settimana precedente”. Lo scrive in un post su facebook il M5S.