Salve le mance difese da Galvagno

Il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e il governatore siciliano Renato Schifani nei giorni di Sant’Agata

Il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnare il cosiddetto “collegato” alla Legge Finanziaria approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana, preservando così i 61 milioni e 400 mila euro di contributi destinati agli enti locali. Il presidente Renato Schifani ha espresso soddisfazione per l’esito della vicenda, sottolineando l’importanza della collaborazione istituzionale tra la Regione e il Governo centrale. “Ci siamo impegnati con la Presidenza del Consiglio dei ministri e con il ministero degli Affari regionali affinché per il futuro siano adottate norme improntate al rispetto dei principi di eguaglianza, imparzialità e continenza, in linea con quanto rilevato dal ministero dell’Economia in questa occasione, scongiurando così una molto probabile impugnativa della legge regionale”.

Inoltre, ha aggiunto Schifani, “abbiamo assunto l’impegno di modificare alcuni articoli della legge in base alle osservazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze”. Le modifiche riguarderanno in particolare gli articoli 23 (che subirà una revisione lessicale), 44 (relativo alla gestione della liquidità, con la convocazione di un tavolo tecnico con il Mef), 46 (sui comandati della sanità) e 59 (inerente agli interventi per i Comuni in dissesto). Inoltre, la Regione si è impegnata a comunicare al ministero le modalità di utilizzo delle risorse previste dall’articolo 41 per l’Ast, che non sarà oggetto di modifiche.

Il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, aveva difeso l’assegnazione dei contributi ai Comuni, evidenziandone l’importanza strategica per il territorio. “Abbiamo già eliminato i finanziamenti a pioggia per le associazioni, ma questi fondi permettono di rispondere rapidamente a esigenze locali urgenti”, aveva spiegato nei giorni scorsi.

Paolo Cesareo :

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