Niente aumento per i regionali. La disposizione che prevedeva l’aumento della retribuzione accessoria per i dipendenti dell’amministrazione, inserita in una norma della Finanziaria 2022, è stata dichiarata illegittima dalla Corte di Cassazione. L’incremento, quantificato in 1,6 milioni di euro, si sarebbe dovuto realizzare attraverso dei tagli alla spesa. La Corte di Cassazione, inoltre, ha bocciato anche la riclassificazione del personale, contenuta anch’essa nella Legge di Stabilità incriminata.
La norma bocciata dalla Cassazione prevedeva che “le risorse destinate ai fondi per i trattamenti accessori del personale dell’Amministrazione regionale, anche di livello dirigenziale, sono incrementati, complessivamente, di 1,6 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022, nel rispetto del limite massimo pari allo 0,22% del monte salari 2018”. Una misura prevista dall’accordo Stato-Regione per il ripiano decennale del disavanzo sottoscritto il 14 gennaio 2021. Alla conseguente copertura dell’onere, ovvero 1,6 milioni a decorrere dall’anno 2022, si sarebbe dovuto provvedere coi risparmi di spesa. Ed è proprio questa, in assenza di coperture, la parte che è stata cassata. Stessa sorte per la riclassificazione del personale, che prevedeva un impegno per 3,5 milioni.