La Sicilia in zona gialla da lunedì 30 agosto. Dopo essersi salvata venerdì scorso per il rotto della cuffia, l’Isola dovrebbe passare all’area con maggiori restrizioni in base ai dati del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute di venerdì 27. Che indicano l’occupazione dei posti in terapia intensiva al 12,1% e quelli ordinari al 19,4%, entrambi al di sopra dei limiti stabiliti dal governo Draghi nel decreto Covid (rispettivamente 10 e 15%). Non basta, non più, l’aumento dei posti letto predisposto dalla Regione, tanto meno il tentativo di dimettere in massa i pazienti che non avvertono sintomi da più di 48 ore. L’incidenza è intanto arrivata a 197 casi ogni centomila abitanti, ben oltre la soglia dei 50. Livelli da arancione.

Ieri, dall’analisi dei numeri, è emersa tutta la preoccupazione del presidente Nello Musumeci. “Registriamo altri 14 ingressi in terapia intensiva, che fanno salire a 102 le persone attualmente ricoverate. Sono donne e uomini che il Covid19 ha attaccato duramente e che rischiano – è duro dirlo ma è la drammatica verità – la vita. I numeri, dicevamo: ben 78 di loro non sono vaccinati. In degenza ordinaria il trend non cambia. Dei 729 attuali degenti, 552 non hanno fatto neppure una dose di siero”. “Appelli, iniziative speciali, open day, testimonianze di esperti, di chi di Covid è malato o di chi è guarito – ha aggiunto Musumeci – tutte le strade abbiamo percorso in questi mesi per far sì che i siciliani si vaccinassero. Rinnovo l’appello a tutti i siciliani e mi attendo molto dalla esecuzione della ordinanza che da oggi è diventata operativa. Noi continueremo a fare di tutto, ma anche i cittadini facciano la loro parte. La maggioranza dei siciliani lo ha dimostrato ed è tempo che ciascuno prenda coscienza del dovere civico di proteggersi”.

Sono 1.409 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell’isola a fronte di 21.519 tamponi processati. L’incidenza scende al 6,5%. La Sicilia resta al primo posto per nuovi contagi giornalieri. Al secondo posto c’è il Veneto con 847. Gli attuali positivi sono 25.506, con un aumento di 559 casi. I guariti sono 841, mentre nelle ultime 24 ore si registrano 9 vittime. Il totale dei decessi sale a 6.259. La Regione comunica che i deceduti riportati oggi si riferiscono a quattro vittime del 24 agosto, a tre del 23 agosto e a due del 12. Sul fronte ospedaliero sono adesso 853 i ricoverati, 11 in più rispetto al giorno precedente, mentre in terapia intensiva sono 102, lo stesso numero di ricoverati di ieri. Sul fronte del contagio nelle singole province la situazione è la seguente: Palermo 374, Catania 314, Messina 220, Siracusa 117, Ragusa 114, Trapani 25, Caltanissetta 92, Agrigento 90, Enna 63.

Tutti all’inseguimento del Green pass, ma senza vaccino

Questa mattina l’ufficio commissariale anti-Covid di Palermo, capitanato da Renato Costa, si è spostato all’Arenella, nei pressi di una gelateria, per convincere i No Vax a farsi inoculare la prima dose. La Sicilia è all’ultimo posto per numero di vaccini somministrati (rispetto al target), nonostante gli Open Days (prorogati oggi fino al 14 settembre). E mentre a livello nazionale si studia un piano per imporre l’obbligo vaccinale ad alcune categorie, da oggi nell’Isola è in vigore l’ordinanza di Musumeci, che prospetta limitazioni per tutti quei comuni dove il contagio prolifera, e dove – invece – il numero delle somministrazioni è inferiore al 60%. Il provvedimento prevede anche un tavolo fra Asp e sindaci per raggiungere il target di immunizzati.

La campagna di prossimità, al netto degli hub semivuoti, è l’ultima carta da giocarsi. Non mancano le trovate più fantasiose. Sabato, per restare a Palermo, l’Asp e la società Italo-Belga, che gestisce i lidi balneari di Mondello, ha organizzato una somministrazione di fronte ai locali dell’Antico Stabilimento Balneare di Viale Regina Elena, per permettere ai villeggianti di godere (senza troppe distrazioni) del sole e del mare. A Ragusa, invece, l’azienda sanitaria in collaborazione con la Marcello Cannizzo Agency, ha pensato un’altra iniziativa: regalare un biglietto gratis per chi, da oggi fino all’11 settembre, si inocula la prima dose. Ci sono in palio 100 biglietti per assistere al concerto di Giovanni Allevi, il 5 settembre, sulla scalinata della cattedrale di Noto; e altri 60 tagliandi per assistere, sempre gratis, al tributo a Franco Battiato in programma l’11 al Castello di Donnafugata. Il progetto, manco a dirlo, si chiama: “Cambia musica, vaccinati”.

L’accesso ai concerti e alle manifestazioni sportive, in questo frangente, è regolato dal Green Pass. Chi ne è in possesso entra, gli altri rimangono fuori. C’è un altro modo per ottenere la carta verde, ed è quello che va per la maggiore: un tampone rapido entro le 48 ore che precedono l’evento. In Sicilia il servizio è garantito da alcune farmacia, che – a seguito dell’esecuzione del test antigenico – possono rilasciare il nullaosta temporaneo: “In tutte le 140 farmacie autorizzate si eseguono un centinaio di tamponi al giorno” conferma a Repubblica il presidente di Federfarma Gioacchino Nicolosi. Si tratta di 14 mila tamponi al giorno, anche se le richieste sono circa il doppio. La gente, anziché vaccinarsi, preferisce pagare. E’ questo il sunto. Nelle ultime ore il commissario per l’emergenza di Palermo ha comunicato la riapertura del Drive-In della Fiera del Mediterraneo anche per i non vaccinati. Che, a differenza dei vaccinati, potranno fare il tampone rapido pagando 15 euro.