“Tra le note del pianoforte ogni sogno prende corpo. Natura e suoni si fondono ed è armonia per l’anima. Nella fisarmonica c’è il calore del sole di Sicilia e i ritmi della tradizione popolare che nei nostri cuori scoppiettano come fuochi d’artificio. Nella mia musica c’è la vita”. L’anima creativa, multicolore e internazionale di Ruggiero Mascellino prende vita con una nuova produzione discografica, dal titolo “Subway”. Un sodalizio che sintetizza la sua esperienza trentennale in migliaia di concerti da solista nei teatri di tutto il mondo e collaborazioni con artisti come Tosca, di cui è stato direttore musicale dopo la loro partecipazione a Sanremo nel 2007 con “Il terzo fuochista”, un brano da lui scritto, suonato ed arrangiato con la collaborazione del Maestro Beppe Vessicchio, e interpretato da Tosca ma anche Nicola Piovani, Giuseppe Tornatore, Luis Bacalov, Sting, Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia oltre a prestigiose collaborazioni con varie orchestre sinfoniche come la Sinfonica Siciliana.
Mascellino vanta un’ampia discografia, “Subway” è la trentaquattresima produzione. Oggi è anche docente di fisarmonica al Conservatorio Scarlatti di Palermo. Questo disco è un’esplorazione metropolitana in vari mondi. Dalle note new age, classiche e manouche si passa al pop, alla fusion e al jazz conservando l’eco popolare delle radici fino ad omaggiare la musica cinematografica di Nino Rota. Ogni brano è pensato come una stazione metropolitana dove si può passare velocemente da un punto ad un altro, dove si intrecciano ritmi, colori e sonorità etnicamente diversi. Il brano “Brucia la terra” di Nino Rota, che ci riporta al Teatro Massimo nel videoclip realizzato prima dell’uscita del disco, è il più rappresentativo di Mascellino, un posto dove l’artista è cresciuto componendo musica per il teatro. L’anima di Mascellino è teatrale. Significative sono le sue collaborazioni con il Teatro Libero come compositore ed esecutore per 7 opere teatrali, con il Teatro Massimo con la sua fisarmonica in “Vanessa” di S. Barber, nel balletto “Amarcord” con lo stesso Nino Rota e al concerto di Elio e Le Storie Tese. Come mandolinista al “Moses und Aron” di Schönberg. Per il Teatro Biondo come fisarmonicista, all’Opera da tre soldi di B. Brecht e K. Weil, regia di Pietro Carriglio, andato in scena in diversi teatri italiani. “Sono il primo fisarmonicista che ha portato questo strumento sul palco del nostro Teatro Massimo”. In un periodo in cui la fisarmonica e il mandolino erano strumenti insoliti per un musicista. Oggi esistono classi di insegnamento in Conservatorio.
“Subway” è il cuore di Ruggiero Mascellino. Con questo disco, dove non c’è un prologo né un epilogo ma un nucleo unico, l’artista vuole coinvolgere tutti, dal jazzofilo all’amante delle tradizioni popolari. “Il mio disco segue una strada diversa rispetto ai canoni discografici. Non ha un filo conduttore, non è jazz, non è musica popolare. Ogni brano può trovare una strada a sé considerando gli standard della moderna discografia in cui si predilige non più l’album per intero ma il brano singolo”. In prospettiva, la diffusione internazionale di “Subway”, prodotto in Giappone dalla Da Vinci Publishing e distribuito da Egea Music, un’esplorazione di mercati sconosciuti come il Giappone e il Nord Europa, in cui è già stato con la musica classica.
Mascellino è un innovatore, un musicista internazionale, uno dei più prolifici della scena siciliana. La sua musica in questo momento è in giro per il mondo nelle coreografie acrobatiche dei Sonics, dove musica e danza si fondono. Il Mascellino che osa sfidare i canoni, è in campo ancora una volta. “Con Il terzo fuochista nel 2007 a Sanremo ho portato un brano di musica popolare nel tempio della canzonetta italiana. Difficilmente faccio un brano per commissione, metto sempre in campo il mio momento, triste, di dolore o di grande energia come nei grandi eventi, come al Festino di Santa Rosalia a Palermo”, che Mascellino ha diretto musicalmente per tre edizioni. “Quando non hai più niente da ricercare o non ci sono nuovi stimoli, allora arriva il momento della sintesi. Subway è un viaggio metropolitano dentro me stesso, dentro le mie esperienze messe insieme mattone dopo mattone”.