A osteggiare apertamente la discesa in campo di Lagalla è il Cantiere Popolare di Saverio Romano, che mesi fa non ha preso bene l’adesione dell’assessore all’Istruzione al gruppo dell’Udc. La conferma del niet arriva ufficialmente da Massimo Dell’Utri, vice di Romano: “Lei lo voterebbe un assessore che è stato espressione di un’area e che di recente ha aderito a un altro partito politico? – ha chiesto, rispondendo alle domande di Live Sicilia – Diventa francamente complicato”. “Serve una sintesi, ma allo stato non c’è – ha proseguito Dell’Utri – Aspettiamo questa settimana”. Non è esclusa la corsa solitaria, magari con la candidatura dello stesso Romano: “C’è la sua, ma ce ne sono anche altre. A Palermo abbiamo tante belle professionalità e intelligenze che possiamo sottoporre alla coalizione ma che potremmo fare anche nostre se dovessimo optare per un nostro nome”. Il malcontento è tangibile anche in Fratelli d’Italia, che ha già avanzato la proposta di Carolina Varchi; e negli Autonomisti, che si muovono con Totò Lentini. Più scorre il tempo, più viene a mancare un elemento di sintesi. Il leghista Minardo vorrebbe legare le partite: “Dividersi è una follia – ha detto a Repubblica -. Piuttosto tentiamo di allargare. Dobbiamo fare sintesi, in una quadra complessiva che includa Palermo, Messina e la Regione”.
Paolo Mandarà
in Il sabato del villaggio
Romano si tira fuori: proposta irricevibile
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