Le cosiddette “norme mancia” finiscono sotto la lente del ministero dell’Economia. Il Mef, apprende l’ANSA, ha inviato delle osservazioni alla Regione chiedendo chiarimenti sui contributi, pari a circa 50 milioni di euro, assegnati nell’ultima manovra di stabilità approvata dall’Assemblea regionale alla fine dello scorso anno. Il vulnus, su cui il ministero vuole approfondimenti, riguarderebbe la “discrezionalità” e i criteri con cui l’Ars ha assegnato i fondi.

Nel passaggio principale della nota inviata a vari uffici della Regione e all’Ars, il Ministero contesta i finanziamenti a pioggia: «Mancano criteri obiettivi e trasparenti nella scelta dei beneficiari», scrivono da Roma. Citando una vecchia pronuncia della Consulta in base alla quale, erogando mance senza un bando, «non vengono rispettati i principi di eguaglianza e parità di trattamento previsti dall’articolo 3 della Costituzione». Nel corso dell’ultima sessione di bilancio, con uno specifico maxi-emendamento, furono destinati alla promozione del territorio circa 80 milioni.

La maggior parte dei finanziamenti riguarda la promozione turistica, con oltre 16 milioni destinati a eventi già svolti, come carnevali e sagre locali. Tra questi, spiccano i contributi per feste patronali e sagre enogastronomiche, nonché 190 mila euro per il beach volley a Marina di Modica e diversi fondi per il rally in Sicilia. Anche interventi su scuole, strade e impianti sportivi hanno ricevuto risorse consistenti, come i 2,1 milioni per lo stadio di Ribera e i 600 mila euro per quello di Enna. Alcuni finanziamenti sembrano legati a esponenti politici locali, come i 225 mila euro per il Comune di Cerda, il cui sindaco è capogruppo della Lega all’Ars.

«Non si tratta di una impugnativa – precisa l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino – e tuttavia siamo in presenza di rilievi che segnano una novità rispetto alla prassi precedente su questo tipo di norme. Valuteremo cosa fare e attendiamo di sapere se il dipartimento Affari Regionali vorrà intraprendere una interlocuzione con la Regione».

“Il tema, sollevato dal Mef e su cui anche il Pd si era espresso, è la discrezionalità con cui sono stati erogati i fondi. Proprio per tenere lontana la discrezionalità quando eravamo al governo avevamo abolito la tabella H”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, a proposito dei chiarimenti che il ministero dell’Economia e della Finanza avrebbe richiesto alla Regione siciliana sui contributi, pari a circa 50 milioni di euro, assegnati nell’ultima manovra di stabilità approvata dall’Assemblea regionale siciliana alla fine dello scorso anno. “Vedremo quali effetti concreti avrà l’iniziativa del MEF ma- prosegue – quello che è certo è l’ennesimo richiamo ad una modalità inaccettabile di finanziamento. Modalità che sta in capo al governo regionale e alla maggioranza di centrodestra. Adesso – aggiunge – è necessario che gli uffici della Regione studino attentamente le carte, in particolare i numeri relativi alle somme già erogate entro il 31 dicembre scorso per avere un quadro chiaro sugli eventuali debiti fuori bilancio su cui l’Ars potrebbe essere chiamata – conclude – a prevedere una manovra correttiva”.