Rocco non perdona. Dopo aver difeso a spada tratta il suo lauto stipendio, di gran lunga superiore a quello del Presidente del Consiglio, e aver attaccato i giornalisti che ancora ne ricordano la partecipazione al Grande Fratello, l’uomo più influente – a livello comunicativo – dei grillini ne ha combinata un’altra delle sue. Promettendo purghe al Ministero dell’Economia, qualora non si trovino “dieci miliardi del c…” per finanziare il reddito di cittadinanza. “Puoi scrivere così – dice Casalino in un audio pubblicato da “Il Giornale”, rivolgendosi a qualcuno dei colleghi – ma fallo come fondo parlamentare. Nel Movimento 5 Stelle è pronta la mega vendetta. C’è chi giura che se non dovessero uscire i soldi per il reddito di cittadinanza, tutto il 2019 sarebbe dedicato a far fuori una marea di gente del Mef. Non ce ne frega niente”. La minaccia non pende sulla testa del ministro Tria (“che c’entra relativamente” chiarisce il capo comunicazione dei Cinque Stelle). “Il vero problema è che ci sono una serie di persone che stanno lì da decenni e hanno in mano tutto il meccanismo e proteggono il solito sistema, non facendoti capire tutte le voci del Bilancio nel dettaglio. E’ inaccettabile che non si trovino 10 miliardi del c…, non stiamo parlando di 200 miliardi”. Nessun dorma in via XX Settembre. Casalino è dietro l’angolo. Dal Grande Fratello al grande incubo.
Paolo Mandarà
in Il sabato del villaggio
Rocco Casalino, detto il vendicatore
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