Anche i partiti d’opposizione preparano la festa a Musumeci. L’invito è per martedì 18 gennaio a palazzo dei Normanni. Nuccio Di Paola (M5S), Giuseppe Lupo (Pd) e Claudio Fava (Cento Passi) hanno inviato una lettera al presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, chiedendo che la seduta dedicata ad un dibattito d’aula, alla presenza del presidente della Regione, “alla luce delle sue recenti dichiarazioni che hanno determinato una situazione di caos istituzionale e di incertezza politica in Sicilia”.
“Il presidente della Regione – si legge nella missiva indirizzata al presidente del parlamento – dopo aver ventilato in aula le proprie dimissioni, ha diffuso attraverso i social una comunicazione nella quale ha dichiarato l’intenzione di “azzerare la giunta”, riferendo inoltre di avere subito un “atto di intimidazione” da parte di alcuni deputati definiti “disertori e ricattatori”, e di avere respinto “pressioni e tentativi di condizionamento” dai contorni non chiariti. È evidente come si sia determinata una situazione di caos istituzionale e di grave incertezza politica che pesa sul presente e sul futuro della Sicilia, già alle prese con una fase delicatissima dovuta alla pandemia. Alla luce di ciò riteniamo imprescindibile che i lavori d’aula di martedì 18 gennaio riprendano con le comunicazioni del presidente della Regione sulla crisi di governo. Chiediamo inoltre che a seguire, nella stessa giornata di martedì, si svolga un dibattito d’aula”.
Il programma, attualmente, prevede la discussione del ddl sull’esercizio provvisorio, che è stato ‘stralciato’ dall’ultimo ordine del giorno a seguito del patatrac della maggioranza. Difficile ipotizzare altri rinvii, dal momento che la Sicilia è con la spesa bloccata da un paio di settimane. La votazione della manovrina, inoltre, segna il giro di boa per la crisi di governo. Musumeci, nel corso delle comunicazioni ai suoi assessori, ha annunciato che l’azzeramento della giunta si farà dopo aver approvato l’esercizio provvisorio. E prima – si spera – dell’elezione del nuovo Capo dello Stato, che a partire dal 24 gennaio verrà impegnati a Roma sia il governatore che lo stesso Miccichè. I tempi sono strettissimi e nella stessa maggioranza si fa largo l’ipotesi di un bluff. Quale azzeramento?