La commissione ispettiva dell’Assessorato regionale alla Salute ha evidenziato gravi criticità nella gestione dell’Asp di Trapani riguardo ai ritardi nella refertazione di 3.308 esami istologici, con pazienti che hanno atteso fino a otto mesi per ottenere i risultati. Il dossier consegnato al governatore Renato Schifani denuncia omissioni, ritardi e carenze organizzative da parte della dirigenza dell’Asp, guidata del meloniano Ferdinando Croce (ora sempre più a rischio), individuando sette principali contestazioni.
La prima criticità riguarda la nomina tardiva del direttore sanitario aziendale, avvenuta solo a settembre 2024. Inoltre, non risultano provvedimenti relativi al coinvolgimento del responsabile del rischio clinico e qualità nella gestione della vicenda, lasciando così irrisolti i problemi connessi all’organizzazione del servizio. La seconda problematica risiede nella giustificazione fornita dall’ASP per i ritardi, attribuiti alla carenza di medici anatomopatologi. Tuttavia, secondo i dati della Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica (Siapec), ciascun medico dovrebbe eseguire almeno 2.500 diagnosi l’anno, mentre presso l’ASP di Trapani il numero di referti annui per ogni specialista è risultato compreso tra 500 e 1.700, ben al di sotto degli standard previsti.
Un’ulteriore criticità emersa riguarda il sottodimensionamento dei carichi di lavoro. Dall’analisi dei dati forniti dall’Asp relativi al periodo 2022-2024, confrontati con i target indicati dalla Siapec, è risultato evidente che i medici hanno gestito un volume di esami inferiore rispetto alle loro potenzialità operative, contribuendo all’accumulo di ritardi. La quarta contestazione riguarda l’assenza di documentazione relativa a linee guida o procedure interne. Durante l’ispezione del 3 marzo 2025, infatti, non è stata fornita alcuna evidenza di protocolli adottati dal servizio di anatomia patologica conformi alle linee guida emanate dal Ministero della Salute nel 2015.
Un altro elemento di criticità si riferisce alla mancata attuazione della disposizione che prevedeva la centralizzazione del servizio di anatomia patologica presso l’ospedale di Trapani. Tale misura, che avrebbe potuto risolvere il problema dei ritardi nella refertazione e nella consegna degli esami istologici, è stata implementata solo nel terzo trimestre del 2024, con un’evidente lentezza nell’adozione di soluzioni efficaci. L’assessorato ha inoltre avviato un’indagine conoscitiva per valutare i tempi medi di esecuzione degli esami di anatomia patologica a livello regionale, riferiti sia agli esami citologici che istologici per il 2024 e i primi due mesi del 2025. Dall’analisi comparativa è emerso che, mentre in altri enti sanitari i tempi di refertazione variano tra i 10 e i 20 giorni lavorativi, presso l’Asp di Trapani si sono registrati ritardi di diversi mesi, dimostrando una gestione non conforme agli standard di efficienza richiesti.
Infine, è stata riscontrata un’organizzazione interna inefficace, che ha contribuito all’aumento dei tempi di attesa. Le carenze nel coordinamento del personale, unite all’assenza di un sistema di monitoraggio in tempo reale delle attività diagnostiche, hanno impedito una gestione fluida e tempestiva delle pratiche istologiche, aggravando ulteriormente la situazione.