La Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Savona, presidente della commissione Bilancio dell’Assemblea regionale, e di altre sei persone (tra cui la moglie, Maria Cristina Bertazzo) per associazione a delinquere e truffa aggravata in concorso per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Il gup Marco Gaeta ha fissato al 24 febbraio 2021 l’udienza per decidere se accogliere, o meno, la richiesta di processare il presidente della commissione Bilancio dell’Ars. Il caso è quello che riguarda corsi di formazione professionale ‘fantasma’, organizzati tra il 2012 e il 2019 da associazioni e società riconducibili a Savona, finanziati con circa 900.000 euro di fondi europei gestiti dalla Regione. I pm contestano a Savona di “avere approfittato del ruolo politico all’interno dell’Ars, individuando i progetti ai quali partecipare e i soggetti che ne avrebbero preso parte, scelti fra i suoi potenziali elettori”.
In alcuni casi – secondo le indagini del gruppo metropolitano di Palermo della Guardia di finanza – ai corsi di formazione la partecipazione degli allievi era solo fittizia, documentale, in altri le ore di corso svolte erano minori rispetto a quelle previste. I costi sostenuti erano giustificati con con pezze d’appoggio contabili fasulle e i fondi pubblici erogati a favore della formazione sarebbero stati utilizzati dal deputato regionale per sostenere e alimentare il consenso elettorale.