Districarsi fra i rifiuti sarà ancora più difficile. Dall’1 aprile, infatti, la Regione (per legge) non potrà più garantire la proroga del regime di commissariamento in tutti i comuni dell’Isola in cui non sono attive Srr e Aro, rispettivamente le società di regolamentazione dei rifiuti e le aree di raccolta ottimale. Lo ha deciso l’assessore regionale all’Energia, Alberto Pierobon, che ha inviato una nota ai comuni. Nelle quattro province che non si sono messe in regola, toccherà a sindaci metropolitani, commissari straordinari di liberi consorzi e sindaci emanare delle ordinanze “contingibili e urgenti” in cui si fissano le regole della gestione dei rifiuti finché le Srr non saranno in grado di funzionare da sole. Insomma, la Regione esce di scena ed entrano in campo gli altri locali, dipendentemente dal fatto che i rifiuti si trovino in un’area provinciale o comunale. E mentre in commissione Bilancio è stato approvato un primo disegno di legge sulla riforma del settore, anche la riforma attuata dal governo Lombardo una decina di anni fa, che prevede il superamento degli Ato, attende attuazione. Le Srr che non sono mai entrate in funzione dovrebbero farlo in tempi celeri, o la prossima emergenza è già dietro l’angolo.