“Sull’antimafia del giorno dopo si sono ottenuti ottimi successi. Sull’antimafia del giorno prima, che anticipa le mosse delle mafie, ed è in grado di spezzare il sistema delle collusioni, siamo ancora in grande ritardo”. Lo ha detto Beppe Lumia, ex senatore del Partito Democratico, intervenendo domenica sera a ‘Il Punto’, la trasmissione condotta da Luca Ciliberti in onda su Telecolor. Il “senatore della porta accanto”, che avrebbe contribuito con Montante a creare un governo parallelo alla Regione, e avrebbe utilizzato l’antimafia come specchietto per le allodole, non ha mai nominato il nome degli ex compagni di ventura, tra cui Rosario Crocetta. E ha respinto ogni accusa piovutagli addosso in questi anni: “I fatti dicono che non ho alcun processo a carico, che ho dato tutto me stesso nell’impegno antimafia, e per questo Cosa Nostra mi ha condannato a morte. Il mio impegno si misura coi fatti. Il Codice Antimafia e il “doppio binario” hanno avuto in me un protagonista importante a livello di attività parlamentare. Tutto il resto non ha alcun fondamento, fa parte della polemica politica e del mascariamento che, ahimè, fa parte della nostra storia. Montante è reale? Lui è realissimo, il resto no”.

Lumia poi ha parlato del suo rapporto con il Partito Democratico: “Il Pd non mi ha isolato. Io sono impegnato nei territori e nella realtà.  Dopo sei legislature sono stato io a fare una scelta: andare in giro per l’Italia e capire la crisi che ha coinvolto la sinistra e il suo distacco dalla società. E ho deciso di dare rappresentanza alle voci della speranza”. E ancora: “Io puparo? Sorrido perché in tempi di decadenza della politica, quando una persona riflette e ha una cultura progettuale, questa viene vista male. La politica dell’irrisione e degli insulti viene più apprezzata. Ma questo tempo passerà. Vedo già un’attenzione maggiore per la politica classica, di chi ha le spalle belle larghe, riflette, dialoga, progetta e costruisce”.