Un altro giorno di ordinaria follia sui mercati. Partono i dazi verso tutto il mondo, reciproci e al 10%, scattano le tariffe al 104% verso la Cina. Pechino replica con controdazi all’84%. Si vende, si vende ormai come di consuetudine. Parigi perde il 3,34%, Francoforte il 3%, dopo aver ceduto oltre il 4% durante la seduta, Londra segna una discesa del 2,92%, mentre Milano perde il 2,75%. Si salvano i listini cinesi, che terminano la seduta poco sopra la parità nella speranza di maxi stimoli, parte in verde comunque anche Wall Street. Poi a un certo momento il boom. Colpo di scena. Post di Donald Trump su Truth intorno alle 19.30 ora italiana: dazi reciproci e dazi al 10% sospesi per 90 giorni, mentre le tariffe sulla Cina vengono alzate addirittura al 125%. Basta, si gira tutto a Wall Street e il Nasdaq sale di oltre il 10%, incamminandosi verso la quarta migliore giornata della sua storia e il guadagno maggiore da ottobre 2008. L’indice riferimento del mondo tech potrebbe più che raddoppiare il suo precedente record per il maggiore guadagno di punti in un singolo giorno. Tutti titoli verdi, talmente verdi da far male agli occhi. Continua su Huffington Post