Resto al Sud, il ministro Provenzano ci prova

“Finalmente sabato scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto su «Resto al sud», una misura importante, che incentiva tutti i meridionali, fino a 45 anni, che vogliono aprire un’attività imprenditoriale nel Mezzogiorno». Lo ha scritto su Facebook il Ministro per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano. Che ha annunciato in questo modo una nuova della proposta che “fin qui ha sostenuto l’avvio di oltre 4.000 attività, e per dare un’iniezione nuova di fiducia al Sud è stata estesa sia dal punto di vista anagrafico che di quello delle attività, aprendo ai professionisti. Lo aspettavate in tanti questo decreto, mi avete scritto e mi scuso se non ho risposto a tutti – ha puntualizzato il Ministro – Avevate ragione a lamentarvi, questi ritardi amministrativi sono inaccettabili e per ovviare in LdB abbiamo previsto, ai fini dell’ammissione alle domande, un ulteriore estensione del requisito anagrafico per quest’anno. Ora bisogna accelerare”. “L’ho detto e lo ripeto. Le nuove generazioni devono essere libere di andare, ma devono avere anche l’opportunità di tornare o di restare nel proprio territorio. Ma quel “diritto a restare” di cui parlo dal mio insediamento, non si realizza per decreto. Ha bisogno di riprendere un cammino di sviluppo che sarà lungo, ma per il quale oggi abbiamo fatto un piccolo importante passo avanti”, ha concluso Provenzano. La principale novità del provvedimento, come detto, riguarda l’ampliamento della platea dei beneficiari: la soglia non è più 35, ma 45 anni. Tra le altre condizioni necessarie per partecipare al bando c’è la residenza (da ottenere al massimo entro i successivi 60 giorni) nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e non risultare già titolari di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017. Sono escluse dai finanziamenti le attività agricole e il commercio.

Paolo Cesareo :

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