Le anime belle hanno avuto forse troppa fretta nell’annunciare la sconfitta e la perdizione politica di Matteo Renzi. Giuseppe Conte, che ora il suo dirimpettaio e il suo principale bersaglio, ieri ha dovuto rassegnare ufficialmente le dimissioni. La baldanza con la quale credeva di rimpiazzare i senatori di Italia Viva gli si è sbriciolata tra le mani: non ha trovato i voltagabbana pronti a soccorrerlo e si è finalmente arreso. Con un effetto collaterale non indifferente: per evitare un’altra conta in Senato il premier ha dovuto nascondere in fretta e furia sotto il tappeto la faccia impresentabile di Alfonso Bonafede, il ministro manettaro che Renzi non ha mai sopportato. Una batosta per i professionisti della forca che fino all’altro ieri hanno spadroneggiato dentro Palazzo Chigi e nelle stanze cinquecentesche di via Arenula. Date a Renzi quel che è di Renzi.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Ma Renzi ha dato già una batosta ai forcaioli
alfonso bonafedegiuseppe contematteo renzi
-
Articoli Correlati
-
Palermo, cade il veto FdI
Aeroporto, rientra RiggioBeata ragionevolezza. E beata la capacità, che ogni tanto la politica ritrova, di guardare agli…
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…