Nel teatrino di Palazzo d’Orleans succede anche che Renato Schifani si attribuisca il merito delle piogge che in questi mesi burrascosi hanno avuto il merito di riempire d’acqua le dighe e di allontanare il pericolo di una dannosa siccità. “Il recupero della disponibilità di risorse idriche negli invasi siciliani, dovuto anche alle consistenti piogge dell’ultima primavera – recita un comunicato della presidenza della Regione – ci consente di guardare alla stagione estiva con serenità”. Subito dopo però irrompe, nel comunicato, la voce imperiosa e vanitosa del Governatore. Il quale, con sprezzo del ridicolo, si lancia in una affermazione decisamente fuori tono: l’aumento dei volumi d’acqua in Sicilia – spiega – è il “risultato del nostro lavoro per risolvere le criticità del sistema”. Non gli resta che camminare su quelle acque. Come Gesù sul lago di Tiberiade.