Il primo passettino di una lunga sessione finanziaria è stato compiuto ieri sera, quando la commissione Bilancio, col voto contrario del Movimento 5 Stelle, ha approvato l’esercizio provvisorio di tre mesi. Tre mesi (grazie a un emendamento dell’opposizione) e non due, come previsto inizialmente. La Regione, quindi, spenderà in dodicesimi fino al prossimo 31 marzo, in attesa della Finanziaria. Soddisfatto il presidente Riccardo Savona, di Forza Italia: “Abbiamo cercato di portare a casa una manovra che servirà ai siciliani per iniziare il nuovo anno e per coprire le spettanze del 2019, a seguito della parifica della Corte dei Conti del 13 dicembre – ha detto al termine della seduta -. Speriamo di essere più veloci e tempestivi con la Legge di Stabilità che deve essere approvata entro il 31 marzo”.
Ma cosa prevede l’esercizio provvisorio? La commissione ha abrogato l’articolo 2 relativo al trasferimento a carico del Bilancio regionale del mutuo del sistema sanitario, rimandando la trattazione della norma alla Legge di Stabilità. Mentre è stato approvato l’articolo 6 con cui si autorizza la spesa, pari a 250 mila euro, per il funzionamento della commissione regionale tecnica specialistica che si occupa di rilasciare le autorizzazioni ambientali Via-Vas. Con un emendamento allo stesso articolo, sono stati stanziati 250 mila euro per i consorzi di bonifica per bloccare le cartelle esattoriali per il pagamento dell’erogazione dell’acqua in agricoltura. Importante è l’articolo 7 che istituisce un fondo di compensazione di 15,9 milioni di euro destinato a garantire gli stipendi di una serie di enti, associazioni, teatri che aspettavano parte delle retribuzioni del 2019 e a pagare le retribuzioni di alcune categorie (per circa 4,5 milioni): bacino dei Pip, Lsu (lavoratori socialmente utili), personale Resais, cantieri di servizi in favore dei Comuni destinatari del Reddito minimo di inserimento (Rmi) ed emolumenti aggiuntivi per i carabinieri. Il disegno di legge garantisce, tra gli altri, i fondi per tutto il 2020 (e non solo fino al 31 marzo) per i teatri siciliani (Massimo e Biondo di Palermo, Orchestra Sinfonica siciliana, Vittorio Emanuele di Messina, teatro Bellini e Stabile di Catania, Istituto nazionale del dramma antico), i Consorzi di Bonifica, l’Esa e i forestali. Via libera, infine, all’articolo 10 che prevede, per il 2020, una riserva delle ex Province di circa un milione da destinare al personale “ex doposcuolista” dei comuni di Paternò e di Santa Maria di Licodia. L’esercizio provvisorio sarà incardinato all’Ars giovedì, ma la discussione approderà in aula soltanto la settimana prossima.