Dopo il “parto” per le Amministrative di Palermo, con l’impegno a sostenere Franco Miceli, il centrosinistra “allargato” lavora in ottica Regionali. Si è tenuta ieri sera in via Bentivegna, sede del Pd, il primo incontro propedeutico alla definizione delle regole e alla scelta di un candidato unitario per palazzo d’Orleans. Il clima è di grande ottimismo: “Una coalizione unita non soltanto nel perimetro e nelle sigle dei partiti – è la dichiarazione congiunta – ma anche nei valori per costruire una Sicilia migliore e diversa rispetto ai disastri di Musumeci e del suo governo di centrodestra”.
Nel corso della riunione è stato deciso che la prossima settimana si insedierà un tavolo tecnico per scrivere insieme il metodo e il regolamento atto ad individuare il candidato o la candidata presidente. Ma i Cinque Stelle già esultano per aver scongiurato la formula dei gazebo “a un euro”, indigesta al capogruppo all’Ars, Nuccio Di Paola, che ha preso parte all’incontro, assieme ai colleghi parlamentari Roberta Schillaci, Stefania Campo e Jose Marano. Tra le proposte avanzate da Di Paola, che resta in pole position per il ruolo di referente regionale del Movimento, c’è anche un’ampia consultazione coi territori, per discutere non solo di nomi ma anche di temi. Su questo fronte, apertura da parte del Pd. Le primarie si faranno ma cambieranno nome e modalità.
All’incontro erano presenti le delegazioni dei partiti e precisamente: Anthony Barbagallo, segretario regionale PD Sicilia, assieme ad Elisa Carbone Francesca Busardò; Antonella Ingianni e Mauro Mangano, dei Verdi; Manuela Parrocchia e Pierpaolo Montalto per Sinistra Italiana; Sergio Lima, Cento Passi; Pippo Zappulla, segretario regionale Articolo 1; Nino Oddo, vice segretario nazionale PSI. I nomi dei papabili candidati, invece, no cambiano di una virgola: per i Cinque Stelle restano in campo Giancarlo Cancelleri, Luigi Sunseri e Dino Giarrusso. Nel Pd si valutano gli europarlamentari Caterina Chinnici e Pietro Bartolo. Mentre Claudio Fava si è proposto già da un anno.