“Il Consiglio dei Ministri ha deciso di impugnare alcuni articoli della riforma urbanistica. Una legge frutto di un lavoro trasversale al quale tutte le forze politiche del Parlamento regionale siciliano hanno contribuito, anche il M5S”. Lo afferma il deputato del M5S all’Ars, Giampiero Trizzino, responsabile nazionale per l’ambiente del Movimento. “L’impugnativa – spiega Trizzino – riguarda il presunto sforamento delle competenze regionali nelle norme a tutela del paesaggio. Più in particolare viene contestato che nella redazione da parte della Regione del cosiddetto ‘Piano territoriale regionale con valenza paesaggistica’, i vincoli paesaggistici preesistenti potessero perdere parte della loro forza prescrittiva. Resta comunque in piedi tutta l’impalcatura della riforma, così come le norme a tutela dell’ambiente sostenute dal M5S, come quelle sulla ‘riduzione di consumo di suolo’, della rigenerazione urbana e il cosiddetto ‘certificato verde’, una misura assolutamente rivoluzionaria nel panorama del diritto urbanistico, che garantisce parimenti una redistribuzione sostenibile dei carichi volumetrici e il recupero ambientale di aree degradate”.
Di parere opposto invece Legambiente, che plaude alla decisione del Governo. “Il duo Cordaro-Trizzino ha fatto fare, ancora una volta, una pessima figura alla Regione Siciliana, facendo varare all’Ars una legge anticostituzionale che, come abbiamo scritto nei nostri ricorsi, e così come hanno ribadito i ministeri all’Ambiente e ai Beni culturali, era un attacco feroce alla tutela del paesaggio e dei territori. Non possiamo che dire: avevamo ragione. Adesso, considerato che la legge dovrà tornare in Aula per essere riscritta, chiediamo un confronto con tutte le associazioni che si battono per la tutela del territorio, evitando ulteriori casi di arroganza politica”. Lo dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia. Gli articoli impugnati sono in tutto 10: fra gli altri c’è il 37 sulla tutela del territorio rurale, dei boschi e delle foreste.
Da parte dei deputati regionali Caronia, Lantieri e Pullara (maggioranza) arriva un monito al governo: “L’assessore al Territorio e Ambiente e la competente commissione prendano atto che vani sono risultati i facili entusiasmi, nonché altrettanto dannoso si è rivelato il procedere a tutti costi ad una approvazione veloce, peraltro a ridosso del periodo estivo con lo sguardo rivolto alle vicine elezioni Amministrative. A questo punto coinvolgiamo Ance ed Anci, in rappresentanza degli enti locali e della associazione dei costruttori, nonché il valido ed apprezzato, anche a livello nazionale, mondo accademico siciliano per farci supportare al meglio ed approvare una riforma urbanistica al passo coi tempi e senza reticenze mentali per risolvere definitivamente i problemi della Sicilia. Diversamente, si rincorrerà di nuovo facili entusiasmi e trionfanti comunicati stampa che non produrranno niente di buono per la Sicilia ed i siciliani. Chiediamo in questo senso – concludono i tre parlamentari – al Presidente della Regione Musumeci, che abbiamo voluto e votato, di farsi garante dell’approvazione di una riforma storica ma al contempo efficiente ed efficace ed al passo coi tempi.”