Un milione di euro ai 9 CO.GE.P.A. siciliani e oltre 300 mila euro alle Organizzazioni di Categoria, per finanziare gli interventi di raccolta, da parte dei pescatori professionisti, di rifiuti del mare, prodotti dall’uomo e accumulatisi nell’ambiente marino, a danno della biodiversità e dell’ecosistema. Giunge così a compimento l’iniziativa, proposta dall’Assessore regionale per l’Agricoltura e la Pesca mediterranea, Edy Bandiera, che è stata approvata, dapprima in Conferenza nazionale politiche Agricole e poi in Conferenza Stato Regioni, di incentivare finanziariamente le imprese di pesca per la ripulitura del mare dalla plastica e da tutti gli oggetti inquinanti.
Il Governo della Regione aveva infatti chiesto ed ottenuto, al fine di ridurre la quantità dei rifiuti marini e preservare gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile, che il Governo nazionale intervenisse affinchè si ottenesse, da parte dell’Unione Europea, attraverso la nuova programmazione comunitaria, lo stanziamento delle risorse necessarie per assicurare un’equa compensazione economica ai cosiddetti “pescatori ecologici” e alle imprese di pesca che operano un’attività di ripulitura del mare. Con i decreti emessi, intanto, nella fattispecie, attraverso la Misura 1.40 del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (PO FEAMP 2014 – 2020), abbiamo finanziato un milione di euro ai CO.GE.PA siciliani e oltre 300 mila euro alle Organizzazioni di Categoria. “Attraverso il finanziamento di queste attività, diamo ulteriormente valore alla nobile professione del pescatore, che sempre più si pone a presidio e salvaguardia dell’ambiente marino – afferma l’Assessore Bandiera – Con la raccolta diretta del “marine litter”, ovvero sia di qualunque materiale solido accumulatosi e persistente nel tempo, apportiamo un contributo diretto alla mitigazione dell’inquinamento marino”.
Gli interventi finanziati prevedono inoltre il coinvolgimento diretto anche delle Amministrazioni comunali in cui ricade la marineria. I Comuni supporteranno infatti, attraverso diverse modalità operative, lo smaltimento e
trattamento dei differenti rifiuti prelevati, in accordo con l’azienda appaltatrice di riferimento per il conferimento e lo smaltimento dei rifiuti, secondo quanto previsto dalle normative vigenti.