“A fronte dell’andamento delle richieste, sono stanziati, per il 2021, 200 milioni di euro per il Reddito di Cittadinanza”: lo rende noto il Governo nel comunicato diffuso al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto fiscale. Ma non è stato un gioco da ragazzi. A quanto si apprende, infatti, il Pd e il Movimento 5 Stelle hanno difeso la misura, mentre i ministri di Lega, FI e Italia Viva, Giorgetti, Brunetta e Bonetti hanno espresso i loro dubbi sulla sostenibilità della misura, in particolare in relazione al fatto che non ci sarebbe l’atteso effetto sul lavoro. I ministri del centrodestra e di Iv avrebbero chiesto dunque di ridiscutere il tema in legge di bilancio. E il premier Mario Draghi avrebbe ribadito che sarà la manovra la sede per discuterne, lavorando in particolare sulle politiche attive. Nel decreto fiscale “hanno rifinanziato il Reddito di cittadinanza levando risorse al reddito di emergenza (90 milioni), all’accesso anticipato al pensionamento per lavori faticosi e pesanti (30 milioni), accesso al pensionamento dei lavoratori precoci (40 milioni) e ai congedi parentali (30 milioni)”. Lo affermano fonti di governo leghiste. Il ministro Giancarlo Giorgetti si sarebbe opposto con durezza: “Beffardo usare i soldi di chi ha lavorato duramente per una misura simile”.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
Reddito, bagarre in Consiglio dei Ministri
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