Il sindaco Leoluca Orlando ha indicato Girolamo Caruso come nuovo amministratore unico di Rap in sostituzione di Maurizio Miliziano. Ad annunciarlo è l’assessore Sergio Marino. “In queste ore – dice Marino – si sta provvedendo a definire le procedure propedeutiche alla nomina attraverso le dichiarazioni di rito che saranno presentate agli uffici mentre è già stata convocata per lunedì pomeriggio, a cura del Collegio dei Sindaci, l’Assemblea per la formalizzazione dell’incarico al nuovo Amministratore”. Caruso, pensionato dal mese di gennaio, è stato dipendente Italter e dirigente Enel e del Ministero Infrastrutture. Ha operato anche come Direttore nei settori sviluppo ed Ingegneria di Società operanti nel settore delle energie rinnovabili. “A Miliziano – conclude l’assessore – esprimo un sentito ringraziamento dato che con spirito di servizio ha reso la sua disponibilità con assoluta celerità e con lo stesso spirito ha fatto un passo indietro per evitare qualunque difficoltà alla Azienda in cui ha prestato la sua opera come Consigliere con apprezzamenti diffusi in tutta la città”.
E’ durato meno di un mese l’incarico di amministratore unico della Rap, assegnato lo scorso 22 aprile dal sindaco Leoluca Orlando a Maurizio Miliziano. Dopo i controlli e le verifiche compiute, Sergio Pollicita, capo di gabinetto del primo cittadino, ha scritto che “l’incarico è inconferibile”. Miliziano ricopre la carica di amministratore unico della società in house Quisquina Ambiente srl. “Da tale situazione – scrive Pollicita – emerge la sussistenza di una ipotesi di inconferibilità della carica attribuita da questa amministrazione”, dal momento che “il soggetto in argomento, in vigenza dell’incarico di amministratore unico della società del Comune di Santo Stefano Quisquina, è stato nominato amministratore unico della Rap, società controllata dal Comune di Palermo (con popolazione superiore a 15 mila abitanti)”.
Fioccano gli interventi dall’opposizione. “La decadenza dell’amministratore unico della Rap dimostra ancora una volta che siamo in mano a dilettanti improvvisati – dice Dario Chinnici, capogruppo di Italia Viva: la Rap è una delle più grandi società di rifiuti del Sud Italia e merita una governance degna di questo nome. Come è possibile che nessuno, in quasi un mese, si sia accorto che Miliziano non poteva essere nominato amministratore unico? E adesso cosa ne sarà di un’azienda che si ritrova di colpo senza un amministratore? Siamo preoccupati per la società, per i lavoratori e per il servizio, specie se l’unica soluzione prospettata dal sindaco è quella di aumentare la Rap di 9 milioni di euro scaricando sui palermitani, in piena pandemia, l’effetto dei propri fallimenti”.
Gli va dietro Igor Gelarda (Lega): “Ennesima brutta figura del sindaco Orlando e dei suoi sodali. Piuttosto che invitare i migranti a sbarcare a Palermo o chiedere il vergognoso aumento della tassa sui rifiuti ai palermitani, approfondisca bene le norme italiane. Le norme oltre ad essere rispettate, come ha appena dichiarato, devono anche essere conosciute. Se non è più in grado neanche di nominare un amministratore unico di una sua partecipata, cosa aspetta a dimettersi? Lo faccia per il bene suo e della città”. Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere Scarpinato, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo delle Aquile: “La vicenda è emblematica di un’amministrazione comunale che va alla cieca. Il sindaco Orlando chiede di aumentare la Tari a fronte di un servizio non all’altezza e nel frattempo l’azienda si ritrova senza una guida con una nuova emergenza rifiuti alle porte. Ci sono tutti i presupposti per una nuova debacle, Orlando abbia un minimo di orgoglio e se ne vada”.