Non basta, per il momento, la marcia di Davide Faraone a far cambiare idea al governo centrale sulla realizzazione della Ragusa-Catania. Una superstrada, magari a quattro corsie, che aspetta da vent’anni. Di recente i Cinque Stelle, con Toninelli, hanno stoppato l’opera e l’iter amministrativo è ancora al Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica, in attesa della fumata bianca. Che non arriverà: l’ambizione del governo, infatti, è togliere il progetto al provato – il gruppo Sarc dell’ex parlamentare Vito Bonsignore – in cambio di una grossa ricompensa. Ma i tempi si allungherebbero notevolmente, così serve un’altra protesta più o meno eclatante. Eccola. Porta la firma dei sindaci di un comprensorio che rappresenta 600mila anime. Da Ragusa a Lentini, passando per i paesi intermedi. Questa mattina una delegazione incontrerà al palazzo dell’Esa, a Catania, il presidente della Regione Nello Musumeci e consegnerà loro le fasce tricolori. Con un destinatario finale: il Cipe, appunto. Dove la questione è rimasta sospesa anche nel corso dell’ultima riunione dell’11 luglio. E dove la Ragusa-Catania non compare, al momento, nei prossimi ordini del giorno.
“Davanti a tali considerazioni e a tali prospettive – fanno sapere i sindaci – noi sindaci delle comunità interessate dall’opera pubblica strategica, che con la sua realizzazione avrebbe consentito a una parte considerevole del territorio della Sicilia di uscire dall’atavico isolamento e che avrebbe consentito un risparmio di vite umane da sacrificare costantemente lungo l’attuale asse stradale che collega due importantissimi capoluoghi di provincia, denominata la strada delle morte, in segno di forte disappunto e onorando il sentire comune di tutte le comunità rappresentate, consegneremo nelle mani del presidente della Regione le fasce tricolori, esortandolo a sua volta a volerle consegnare ai rappresentanti del governo centrale nella prossima riunione del Cipe”. Ieri, intanto, si è conclusa dopo 24 ore, la marcia di Davide Faraone e Nello Dipasquale, deputato regionale del Pd ed ex sindaco di Ragusa, lungo la Statale 514. I due l’hanno percorsa a piedi, armai di bastone e cellulare, per trasmettere in diretta l’impresa. Un atto di sensibilizzazione e una pretesa di chiarimenti che attende, ancora, di essere raccolto.