E poi dicono che l’Unione Europea non serva, che occorra uscirne, che bisogna combatterla. In un’intervista al canale Zdf, il canale tedesco dei grandi annunci, il commissario Ue, Jean-Claude Juncker, si è finalmente fatto sentire. Per frenare l’avanzata dei populisti, per dimostrare che il “sogno” europeo non è completamente finito, quest’uomo illuminato ha preso una decisione importante. Un referendum gli ha dato la forza necessaria. È un problema epocale e troppe volte l’Ue aveva messo la testa “sotto il cuscino”. Ha scatenato ire, invidie, ha moltiplicato il malumore, ha fatto “tramontare” la solidarietà. Per troppo tempo si è trascurato l’impatto che questo “cambiamento” ha causato nella vita di milioni di cittadini comunitari. Finalmente le nazioni europee si stringono attorno a qualcosa di comune. Altro che Macron! La Ue ha capito che non se poteva più. In tutta Europa infatti l’ora solare verrà abolita a favore dell’ora legale. Salvini e Di Maio hanno le (vecchie) ore contate.
Carmelo Caruso per Il Foglio
in Il sabato del villaggio
I tempi lenti dell’Europa
di maioeuropagovernojunckerora solarerivoluzionesalvini
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