“La posizione del Governo è che la materia è di competenza statale”. Il ministero dell’Interno replica così all’ordinanza di chiusura degli hotspot siciliani firmata dal presidente della Regione, Nello Musumeci. Lo riporta il sito di Repubblica. “L’ordinanza di Musumeci – precisano le fonti del ministero guidato da Luciana Lamorgese – non ha alcun valore”. Il Viminale, tuttavia, precisa che il tono delle affermazioni non è polemico e il tema della Sicilia sta a cuore al governo Conte. Musumeci, che ha già fiutato il rischio di un’impugnativa da parte dello Stato, ha ordinato lo sgombero dei centri d’accoglienza entro le 24 di lunedì sera. Mediante un ponte aereo che toccherebbe a Roma organizzare.
La replica di Musumeci al Viminale
“Tutti conoscono il mio rispetto per le istituzioni. Ma pretendo lo stesso rispetto per la mia gente”. Lo ha detto Nello Musumeci, replicando alla nota diffusa dal Ministero dell’Interno. “Da Roma non abbiamo avuto altro che silenzi: sullo “stato di emergenza” richiesto per Lampedusa due mesi fa, sui protocolli sanitari da applicare, sulle tendopoli da scongiurare, sui rimpatri che dovevano iniziare il 10 agosto e di cui non si parla più, sul ponte aereo per i negativi. Nulla. Solo silenzio. Il governo centrale – obietta ancora Musumeci – è arrivato impreparato e non si è posto alcun problema sulla gestione di un numero enorme di sbarchi durante la pandemia. E adesso il problema è diventato la mia ordinanza? Il ministro dice che è nulla? Quindi la responsabilità è loro. Bene, sono usciti allo scoperto! Ma io, a differenza di quelli che parlano e straparlano da casa, sono entrato nell’hotspot di Lampedusa. E so bene che quelle strutture non sono adeguate sotto il profilo sanitario. Sono un rischio costante per i migranti e per chi ci lavora. Piuttosto che prendersela con me o con i siciliani, provino a fare sentire la loro voce in Europa e si diano un piano serio per tutelare gli italiani. Facciano qualcosa… o meglio facciano quello che non hanno ancora fatto! Noi andremo avanti.
I casi di oggi in Sicilia: 35 positivi, ma nessun migrante
Sono 35 i nuovi casi di Covid 19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Non ci sono migranti anche se l’assessorato alla sanità sta eseguendo verifiche su 38 profughi a Lampedusa. Casi che portano a 911 gli attuali positivi totali nell’isola. Sono stati eseguiti 2146 i nuovi tamponi. Resta fermo a 286 il totale delle vittime dell’epidemia in Sicilia. Sei i pazienti guariti. La divisione fra le province mostra 8 casi a Catania, 13 casi a Ragusa. Ci sono 8 casi a Messina, 4 a Palermo e 2 a Siracusa