Si dice preoccupato per lo scandalo che si è abbattuto sul parlamento europeo e che coinvolge buona parte della sinistra. Condanna l’attività di lobbying del suo amico Massimo D’Alema. Definisce “una distorsione” la gogna inflitta a Giuseppe Lupo quando Caterina Chinnici ha posto un veto sulla candidatura. L’intervista rilasciata a Repubblica da Antonello Cracolici, presidente della commissione regionale antimafia, sarebbe un buon esempio di garantismo. Ma c’è un dettaglio in cui torna – focoso e grillineggiante – il vecchio giustizialismo. Succede quando Cracolici censura Renato Schifani, eletto presidente della Regione nonostante fosse in attesa di giudizio per la vischiosa vicenda Montante. “E’ un’anatra zoppa”, ha sentenziato. E la presunzione d’innocenza? L’antimafia farà calare un’ombra di sospetto anche sul 42 per cento dei siciliani che lo hanno votato?
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Quell’invincibile giustizialismo
Cracolici e Oddati
antonello cracolicicommissione regionale antimafiarenato schifani
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