Il governatore Nello Musumeci ha fatto sapere di avere già iniziato la raccolta fondi in vista delle prossime elezioni regionali. Ma che bisogno c’era? Da oltre un anno il suo cerchio magico foraggia siti e agenzie pubblicitarie, blog e reti televisive: insomma, quella allegra paccottiglia, che va sotto la definizione altisonante di “informazione e comunicazione”. Quasi tutti i destinatari sono amici degli amici, pagati profumatamente per suonare il piffero al re. Per la missione al Festival di Cannes, il Balilla ha speso oltre due milioni di euro; duecentocinquanta mila sono stati bruciati sotto la voce “stampa e comunicazione”. Per i cavallucci di Ambelia e per i giochi assegnati all’Ippodromo di Palermo sono volati cinque milioni; oltre quattrocentomila euro sono andati a stampa e stampisti di sicura fede e genuflessione. Viva il governo dell’onestà-tà-tà.